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Il Milan ha perso anche con Leao in campo. E il merito, oltre che di Inzaghi e di tutta l'Inter, è anche di Denzel Dumfries. L'olandese sfodera una prestazione incredibile, prendendo possesso della fascia destra e non concedendo praticamente nulla alla catena più pericolosa del Milan.
"Leao bloccato, imprigionato. A lungo, nel primo tempo, il portoghese non sembrava lui, frenato dal timore di farsi male un’altra volta - una recidiva gli sarebbe costata il finale di stagione - e asfissiato dai meccanismi difensivi dell’Inter. Inzaghi ha preparato per lui una gabbia tridimensionale, con Dumfries vertice alto, Barella di rinforzo dal centro verso l’esterno e Darmian in ultima battuta. Dumfries si è preoccupato di tenere lontano Hernandez, gli ha impedito di interagire con Leao. Barella raddoppiava all’occorrenza, Darmian assorbiva il portoghese negli avanzamenti spinti. Per mezz’ora netta impressione di un Dumfries preponderante, l’olandese attaccava più di Leao e di Hernandez. Intorno al 40’ Leao è evaso dalla marcatura di Darmian e si è guadagnato quei metri che fin lì l’Inter gli aveva negato. Davanti a Onana ha liberato un diagonale quasi letale, fuori di niente. Un segnale potente, mai fidarsi di Leao, neppure nel giorno di un rientro un po’ forzato. l’Inter si è scossa e ha reagito con un uno-due di occasioni, prima Dzeko e poi Lautaro. Leao detonatore dell’Inter, un paradosso", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Nella ripresa non c’è stata alcuna inversione a U. Anzi, la frustrazione di Leao (e del Milan) è cresciuta. Forze opposte, forbice sempre più allargata. Leao si intristiva e Dumfries cresceva nell’autostima. Leao è ritornato in vetrina in un’unica occasione, a metà del tempo: su un cross di Calabria da destra, di testa in area ha cercato di imboccare Messias davanti alla porta, ma il brasiliano non è arrivato sulla palla. Nella serata in cui tutti i milanisti si sono aggrappati a Leao, in questa stessa serata gli interisti hanno (ri)scoperto quanto possa essere importante la fisicità di Dumfries, giocatore atipico perché tecnicamente sgraziato. Dumfries compensa il gap con l’imponenza dei muscoli e con la corsa maestosa da quattrocentista mancato. Un atleta, prima ancora che un calciatore. La prevalenza di Dumfries su Leao e su Hernandez. Difficile immaginarlo e pronosticarlo, ma così è andata. Fatta base cento, Leao 15 e Dumfries 85", aggiunge Gazzetta.
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