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Ieri Gabigol ha segnato una tripletta in amichevole con la Berretti. Non segnava - anche se in quel caso si trattava di gol ufficiali con la maglia dell'Inter - dal 19 febbraio, quando arrivò il suo primo gol a Bologna. Gol che, comunque, non stravolse le gerarchie. Da quel giorno, infatti, ha giocato solo i 19 minuti finali della partita con la Roma, "non certo perché Pioli ce l’abbia con lui. Semplicemente il tecnico deve premiare anche il lavoro degli Eder e dei Palacio, pure loro quasi sempre in panchina. Gabigol all’inizio della sua esperienza italiana ha pagato almeno tre fattori. Oltre all’ambientamento, un lavoro atletico che con De Boer non era particolarmente intenso e lo sbandamento del gruppo, che con l’olandese non si trovava. Ora la situazione è cambiata. Il ragazzo inizia a sentire Milano un po’ più sua, non si limita a stare a casa con la sua «tribù» (familiari, amici, fisioterapista personale, responsabile dei contenuti social) ma posta foto sui Navigli e va ad altri eventi mondani e sportivi in città. In parallelo, Gabi ad Appiano lavora duro e ascolta i consigli. Inizia a capire il calcio italiano", si legge nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
In questo finale di stagione difficilmente troverà spazio: l'Inter è stata eliminata in Tim Cup e da qui alla fine dovrà tentare con le tutte forze di agguantare la zona Champions. A fine stagione - scrive La Gazzetta dello Sport - Pioli, Ausilio, Gardini e l’entourage di Gabigol parleranno del futuro del giocatore, provando a comprendere se converrà mandarlo a giocare in prestito oppure lasciarlo a Milano a provare a contendere un posto ai vari attaccanti. "Con i piani di grandeur di Suning, lo spazio però rischia di rimanere poco. Soprattutto se la squadra andasse in Champions (dalla lista dell’ultima Europa League l’ex Santos è rimasto fuori per questioni di fairplay), dove il turnover è limitato. Vero che là davanti non ci saranno più (come minimo) Biabiany, Jovetic e Palacio. Ma arriverà sicuramente un altro esterno offensivo e si vorrà valorizzare come vice Icardi lo stesso Pinamonti", conclude La Gazzetta dello Sport.
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