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Stefano Pioli ha cancellato il giorno di riposo della squadra che si è allenata anche la domenica. Sul pianeta nerazzurro è stata dura digerire la sconfitta con il Napoli per come è arrivata e nelle scorse ore l'allenatore ha chiesto ai suoi di lavorare ancora e ancora perché c'è da ritrovare la strada. Per forza.
Tra i suoi uomini c'è anche un ragazzo che è arrivato a Milano ed è stato presentato con i botti, con un paragone azzardato che porta il nome di un certo Ronaldo, con uno sponsor alle spalle che ha ricordato fasti di altri giorni: negli interisti si è accesa la curiosità su Gabigol e non poteva essere altrimenti visto tutto l'entusiasmo smosso. Sarà davvero così bravo? Non è stato ancora possibile capirlo, ma quattro allenatori sono passati in questa metà stagione dal club nerazzurro e tutti e quattro (Mancini, de Boer, Vecchi e Pioli.ndr) hanno preferito lasciarlo in panchina, tanto che si parla di prestito a gennaio.
Come si fa a stravolgere la vita di un ragazzo di venti anni che stava crescendo al Santos (tra l'altro si è fatto di tutto per anticipare il suo arrivo alla Pinetina) e poteva continuare a farlo per portarlo in Italia, presentarlo come un campionissimo e rilegarlo lì nella panchina, lasciando intendere che deve ancora fare molto, che non si può mandarlo allo sbaraglio, che "il campionato italiano è diverso" (come se non lo sapessimo) che esordirà "al momento giusto"? Ma qual è il momento giusto se una stagione comincia così, con partite che per quanto le vuoi analizzare dicono che c'è sempre un problema? Se non è la difesa è l'attacco. E se non è l'approccio sbagliato è la cattiveria che manca.
Il brasiliano intanto si è goduto qualche ora in compagnia di Joao Mario, centrocampista portoghese, in giro per Milano. Ha pubblicato una foto su un ponte, con vista sulla Unicredit Tower. E ha scritto una frase che fa pensare ad un modo di farsi coraggio: "Dritto in faccia tutto ciò che viene". E' pronto a guardare in faccia quello che verrà questo giovane brasiliano che si aspettava forse un posto in mezzo all'attacco nerazzurro e si è invece ritrovato a dover ripensare il suo futuro in pochi mesi. Dove sarà il suo? Ancora all'Inter o gli verrà proposta una squadra che, schierandolo più frequentemente in campo, lo faccia maturare? Una prova che non è facile da superare. Ma lui dice di non aver paura e di essere disposto a continuare a guardare in faccia quello che verrà, di essere pronto ad affrontarlo, per continuare a materializzare numeri e serpentine sui campi di calcio italiani che al momento sogna solo la notte. Forza ragazzo!
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