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Gagliardini è diventato fondamentale per l’Inter. Quando manca lui…

La sconfitta contro il Crotone ha evidenziato, in casa Inter, un paradosso: Roberto Gagliardini manca di più all’Inter che all’Atalanta

Riccardo Fusato

La sconfitta contro il Crotone ha evidenziato, in casa Inter, un paradosso: Roberto Gagliardini manca di più all’Inter che all’Atalanta (LEGGI QUI I RISULTATI DELL'INTER SENZA IL GAGLIA)Perché a Milano ha giocato meno di quanto avesse fatto fino a gennaio con Gian Piero Gasperini. Con il club della famiglia Zhang ha totalizzato 11 presenze in campionato, due in meno di quante ne avesse sommate a Bergamo. Il personale andamento è pure migliorato segnando due gol con l’Inter a fronte del digiuno atalantino mentre la media punti a partita è rimasta inalterata (2 a gara sia con Gasperini sia con Stefano Pioli). Ma ciò che non è quantificabile è il peso della sua assenza con l’Inter. Gagliardini è diventato più indispensabile di quanto si pensi. Senza di lui l’Inter ha perso male contro la Lazio in Coppa Italia (male per il come, non per il quanto), si è sbriciolata nel secondo tempo contro la Sampdoria e non ha presentato un centrocampo dignitoso a Crotone. Insomma, l’impatto di Gagliardini con il mondo Inter è stato devastante. In senso positivo perché ha portato benessere alla manovra nerazzurra, in senso negativo perché quando manca sembra che si indebolisca tutto il sistema. Una bella conferma della scelta dell’area tecnica nerazzurra e della proprietà di puntare si di lui a gennaio pur di fronte all’esborso di 28 milioni (seppure diluiti in un prestito biennale con obbligo di riscatto). Ma dall’altro lato la spia di una squadra incompleta che aveva bisogno di un giovanotto alla prima esperienza in Serie A per mettersi in bolla.

(Gazzetta dello Sport)

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