Il piano gara di Simone Inzaghi per fermare il Napoli era chiaro fin dalle prime battute: baricentro più basso e ripartenze. Piano rovinato dall'ingenuità di Roberto Gagliardini che si è fatto espellere al 40' del primo tempo. "Gagliardini ha recapitato il suo regalo di addio all’Inter. A 40 giorni dalla scadenza di un contratto che va avanti da gennaio 2017, ha fatto molto di più che lasciare la squadra in 10 nel bel mezzo della battaglia coi campioni di Italia", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
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Gagliardini, l’espulsione e le conseguenze che vanno oltre e coinvolgono anche il futuro
"Il doppio giallo, evitabilissimo, ingenuo e pure irritante per l’ostinazione con cui il centrocampista lo ha cercato fino a trovarlo, ha accompagnato l’Inter alla sconfitta. In inferiorità numerica si sono ridotte le munizioni in mano a Simone e contro una squadra asfissiante come il Napoli la salita si è fatta troppo ripida".
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"Ma le conseguenze vanno oltre e coinvolgono anche il futuro prossimo. Da un lato si complica più del necessario la corsa Champions, visto che fare punti da queste parti avrebbe permesso di affrontare con più tranquillità l’Atalanta, ma dall’altro si riducono improvvisamente le rotazioni di Simone Inzaghi. La finale di Coppa Italia contro la Fiorentina di dopodomani impone l’impiego di tutti i migliori, quindi torneranno nella contesa di nuovo Brozovic e Calhanoglu, ma poi 72 ore dopo c’è pur sempre la sfida in casa con la Dea.
"Non bastasse, il 29enne in scadenza si è tolto la possibilità di giocare un’ultima volta con la maglia dell’Inter a San Siro. Avrebbe forse potuto accennare un timido saluto a un pubblico che in realtà non lo ha mai amato. La storia di Gaglia con l’Inter non è finita di certo ieri, nelle isterie del suo primo tempo fatto di falli al limite e di rimproveri del tecnico che lo invitava alla calma".
(Gazzetta dello Sport)
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