00:59 min

primo piano

Gagliardini: “Grato all’Inter, ho vissuto un sogno. Torneranno in cima al mondo”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Il centrocampista ormai ex Inter si è sposato ieri con la sua Nicole al termine dell'ultima stagione in maglia nerazzurra

Roberto Gagliardini e la sua Nicole si sono detti sì nella giornata di ieri. Ed hanno pensato ad un gesto speciale, come raccontato nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: «Abbiamo scelto di devolvere i regali a Insuperabili perché ci siamo resi conto che con una giornata così speciale avremmo potuto cambiare la vita di tante persone – sottolineano Roberto e Nicole -. Abbiamo scelto di farlo nel nostro territorio per vedere crescere con i nostri occhi ciò che andremo a costruire e poter seguire il progetto anche in futuro».

Il matrimonio è uno dei giorni più importanti della vita. Quello della carriera lo ha vissuto a Istanbul?

«È stata una grande emozione per un obiettivo che a inizio anno era insperato, poco prevedibile. Siamo riusciti a regalarci la possibilità di vincere un trofeo incredibile».

E avete ridimensionato il City, andando vicini alla vittoria.

«Un po’ di rammarico c’è, ovvio. Contro una delle squadre più forti del mondo ce la siamo giocata alla pari, facendo noi qualcosina di più. Purtroppo, non è bastato. Ma guardiamo il lato positivo: bisogna trarre il meglio anche dalle sconfitte e questa esperienza servirà in futuro sia a me sia all’Inter».

È mancato solo il gol?

«Non siamo stati fortunati in alcuni episodi e loro hanno trovato il gol nel nostro momento migliore. È un peccato ma le finali si giocano anche sull’episodio. Ed Ederson alla fine fatto degli interventi incredibili. La sconfitta brucia, una finale di Champions non capita tutti i giorni. Però bisogna riuscire a trarre il meglio anche dalle sconfitte. L’Inter prima o poi tornerà sul tetto del mondo...».


Getty Images

Tanti giocatori in scadenza e diversi in prestito e quasi vincete la Champions. Il segreto?

«Uno dei motivi è la forza del gruppo. Abbiamo ricevuto anche qualche critica di troppo ma ci siamo compattati all’interno. Durante gli allenamenti ci siamo dati serenità ed entusiasmo l’un l’altro: questo ci ha permesso di fare un percorso importante in Champions».

Un episodio chiave?

«Ce ne sono tanti. Il pareggio di Barcellona ci ha consentito di giocarci la qualificazione con serenità. Anche i sorteggi ci hanno aiutato, ci hanno permesso di affrontare squadre che sapevamo di poter battere. Poi le vittorie portano consapevolezza ed entusiasmo e così siamo arrivati a Istanbul».

Ma vi siete dati una spiegazione di questa doppia faccia tra Serie A e Champions?

«Difficile capire. La Champions regala emozioni uniche e forse ci ha dato uno stimolo ulteriore, anche se una squadra come l’Inter deve avere la forza di giocare per vincere in tutte le competizioni».

È in scadenza, non resterà all’Inter. Cosa c’è nel suo futuro?

«Ora mi godo il matrimonio e la famiglia, al resto penserò più in là».

Vuole salutare il mondo nerazzurro?

«Sono grato all’Inter, sono stati sei anni e mezzo bellissimi, dove sono cresciuto tanto: ho avuto la possibilità di vincere uno scudetto e di giocare la Champions, di vivere questo sogno. Ringrazio davvero tutti: compagni, società e tifosi».