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Gagliardini: “Monza la scelta migliore. Devo tanto all’Inter. Le critiche…”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il centrocampista parla della sua nuova avventura con la maglia del Monza

Tra due giorni l'Inter farà il suo debutto in campionato. Davanti ci sarà il Monza degli ex D'Ambrosio e Gagliardini. Proprio il centrocampista, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, parla del suo recente passato nerazzurro. "Sto bene e ho trovato un ambiente in cui poter esprimermi al meglio. Inizia un capitolo nuovo, un’esperienza diversa e tutto questo ti porta ad avere un approccio differente. Come ogni anno quando si ricomincia è come il primo giorno di scuola. Ho grande entusiasmo, voglio fare bene per il Monza".

Con l’a.d. Adriano Galliani come è stato il contatto?

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«Mi ha chiamato mentre ero in Puglia in vacanza, una telefonata molto informale: “Volevo dirti che non lontano da Dalmine c’è una squadra che gioca in A...”. Poi appena uscito il calendario gli ho scritto io. Il destino aveva deciso. È molto disponibile, di grande spessore ma alla mano».

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Come mai ha scelto Monza e non altre piazze, per esempio il Betis Siviglia con cui avrebbe giocato anche l’Europa League?

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«A 29 anni non potevo sbagliare dopo due anni in cui ho giocato poco. La scelta migliore era questa perché qui è meglio per me sotto ogni punto di vista. In campo e fuori».

Tra il 2016 e il 2017 lei è passato dalla B alla Nazionale in un anno: ripensandoci, è stato un frullatore?

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«Mi ha fatto maturare umanamente in primis, perché ho dovuto affrontare tutto in maniera velocissima. È cambiato tutto a livello mediatico, di pressione, di aspettative. Ma non ho accusato il colpo».


Il momento in cui si è migliorato di più nel complesso?

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«Paradossalmente dico le ultime due stagioni in cui ho reso molto meno, ma sono cresciuto con il carattere. Mi sento più pronto con la testa. Gestisco meglio i periodi meno brillanti. L’affrontare correttamente questi momenti fa la differenza».

Come allenatori lei è sempre stato fortunato, solo vincenti...

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«Gasperini, Spalletti, Conte, Pioli... tutti forti e che hanno vinto. E percepisco che anche Palladino sia forte».

Lo scorso anno il Monza ha fatto 4 punti su 6 contro l’Inter: cosa le era piaciuto?

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«Il coraggio nel proporre il proprio gioco, non scontato per una neopromossa. Palladino ha dato un’identità che ritrovo ora da dentro».

Quale potrebbe essere la difficoltà del secondo anno?

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«Gli avversari ci hanno studiato quindi dovremo noi prepararci alle contro mosse».

Sabato pronti-via e si parte in casa dell’Inter: che serata sarà?

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«Arrivare al Meazza con un altro pullman, entrare in un altro spogliatoio... piccole cose che si faranno sentire ma in campo penserò solo al Monza».

Un ricordo positivo di Inter?

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«Mi ha permesso di vincere, di crescere, devo tanto al club».

Si aspettava di continuare?

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«Viste le ultime due stagioni, no. Avevo ormai maturato la voglia di provare qualcosa di nuovo, ma non ho rimpianti».

Le critiche l’hanno ferita?

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«Le prime volte un po’, ma ormai sono arrivato a una maturità tale che quasi mi caricano».

(Gazzetta dello Sport)


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