Roberto Gagliardini ha raccontato le sue impressioni "cinesi" ai microfoni di Inter Channel: "Per me è la prima volta in Cina, è una cosa nuova. Si vede che è una nuova cultura. Ci sono abitudini diverse rispetto all'occidente. Mi incuriosisce molto. Purtroppo non possiamo provare più di tanto cibi per la nostra alimentazione, se ce ne fosse la possibilità li proverei volentieri perché sono una buona forchetta. Mi ha colpito il quartier generale di Suning: la grandezza della struttura, come è nato l'impero della nostra proprietà sono cose uniche che in Italia non avevo ancora visto. La tecnologia è avanzata. E' riuscito a costruire un impero così grande in poco tempo, in 30 anni. Questo rispecchia la grandezza di Suning. Sono arrivato in un anno molto particolare, sono riuscito a fare diversi passi in avanti a livello lavorativo. Spero con questa maglia di farne altri. E' stato un anno che mi ha aiutato molto per la mia crescita anche personale. Cina? Dove ti giri ci sono grattacieli. Ricorda un po' New York anche se non l'ho mai vista. Viaggiare? Finora ho avuto poco tempo con la stagione calcistica. Nelle vacanze magari vai più al mare o in paesi più vicini, mi piacerebbe viaggiare in America e in Cina. Vivere qui? Non ci ho mai pensato. C'è qualche grado in più rispetto a quelli che ci sono da noi. Sarebbe un'esperienza affascinante. Lingua cinese? So dire grazie, l'ho imparato. Vorrei imparare più lingue perché ti aiuta in qualsiasi campo, non solo dal punto di vista lavorativo. L'inglese è importante, poi il cinese vediamo... L'inglese lo so ma a livello scolastico."
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Gagliardini: “Suning? Mi ha colpito come è nato l’impero. Con Spalletti ci divertiremo”
Le parole di Roberto Gagliardini dal tour cinese
Sulla preparazione estiva e sul campionato che si avvicina il centrocampista nerazzurro ha aggiunto: "Giochiamo contro squadre di livello internazionale, vogliamo recuperare abitualmente queste sfide. Questo è una sorta di anno in cui bisogna raggiungere gli obiettivi prefissati. Questa non è l'ultima spiaggia, ma l'anno in cui bisogna arrivare assolutamente tra le prime 4. La voglia di arrivare è tanta. Il primo spunto deve venire da noi. Dobbiamo cambiare a livello mentale. Quello che abbiamo fatto l'anno scorso non è bastato, dobbiamo fare qualcosa in più. Il gruppo? Un gruppo unito, solido a cui piace divertirsi ma che sa lavorare a testa bassa. Pedalare. Sono molto fiducioso per quest'anno, un gruppo che andrà a migliorarsi. I nuovi? Ho legato con tutti e due. Jovetic non lo avevo ancora conosciuto. Borja e Milan si sono subito integrati bene e ci daranno una grossa mano quest'anno. Ci sono anche i ragazzi giovani dlla Primavera che cercano di apprendere, anche loro potranno ritagliarsi qualche spazio. Il mister non bada molto all'età. Se ci vuole il giocatore di 17 o di 40 anni è uguale, bisogna riportare l'Inter al suo posto. Quando vedo i classe '99, 5 anni di differenza sono tanti a livello calcistico. Vero che sono giovane, anche se non mi posso definire più tanto così. Non mi intendo molto di macchine, motori. Non sono appassionato di Formula 1. Non ho mai chiesto consigli, è un tema ch enon mi interessa più di tanto. Preferisco guidare io, così se faccio il danno lo faccio io. Che campionato mi aspetto? Ci sono squadre che si sono rinforzate, squadre già forti con meccanismi oliati. 5/6 squadre che ambiscono alle prime posizioni fa sì che il campionato sia affascinante. Sarà di stimolo in più anche per noi. Spalletti? Stiam partendo bene, lui ha dimsotrato il suo carisma e le sue idee. Ci ha dato le sue direttive. Penso che ci divertiremo molto, il suo è un calcio propositivo, predilige il palleggio. Nel mio ruolo chiede accorgimenti differenti rispetto a quelli dell'anno scorso. Dei consigli per come fare il meglio possibile per il calcio che intende lui. Mi riguardo? Sì. E sono critico. C'è sempre da migliorare. Anche in questi pochi allenamenti con il mister vedere primauna giocata, perdere un tempo in meno per la giocata è una cosa sulla quale posso migliorare. Mettere il compagno in condizioni migliori per fare un assist, un gol. Ci devo molto lavorare. Le squadre di Spalletti? Del mister ricordo la Roma, squadre che giocavano bel calcio. Calcio bello ed efficace, che segnavano molto. Questo penso si sia visto. E' un mister di carattere, l'ho visto anche nelle altre squadre anche per le interviste o per come stava in panchina. Me lo aspettavo così. Dove vivi a Milano? Sto cercando di cambiare casa perché ero in centro, ma volevo spostarmi più verso fuori. Il centro è un po' un casino per il parcheggio, quando vengoni gli amici. Cerchiamo una sistemazione un po' più fuori. Magari in qualche periodo di vacanza tornerò in Cina per conoscerla più da vicino."
(Inter Channel)
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