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Durante la conferenza stampa alla fine della Supercoppa Tim, persa contro il Milan, molte le domande dei cronisti presenti sui cambi tattici e sulle sostituzioni da parte di Gian Piero Gasperini. Il tecnico nerazzurro risponde, senza negare particolari: "Il cambio di Alvarez? In quel momento c'era un po' di fatica e c'era bisogno di gente fresca, perché stavamo soffrendo troppo, anche sul piano dinamico e atletico. Così ho portato Zanetti in mezzo al campo. Si parla molto della ripresa, però abbiamo iniziato a soffrire sul finire del primo tempo, perdendo la qualità dl gioco con il quale avevamo messo in difficoltà il Milan ed eravamo passati meritatamente in vantaggio".
Secondo Gasperini, "c'era difficoltà a scalare in fase difensiva, problemi di anticipo e di aggressività. Il problema, quindi, non è stato il cambio del modulo, bensì più in generale la fase difensiva e complessiva della squadra. Se fossi riusciti a trovare la chiave, cioè a ritrovare tutto ciò che di buono avevamo fatto all'inizio della partita, quella sarebbe stata la chiave giusta per affrontare, meglio, il secondo tempo".
"Per me, comunque, al di là del rammarico per la sconfitta, questo rimane un buon punto di partenza", sottolinea Gasperini con il passare delle domande, sempre più incalzanti. "La squadra è sempre stata gruppo, ha avuto carattere e voglia di reagire, anche nel finale, quando pure le energie erano davvero poche. Probabilmente, ma questo lo sapevamo già prima della partenza per la Cina, avevamo bisogno e abbiamo bisogno di un rodaggio più lungo. Forse, se questa gara l'avessimo disputata fra un mese, non saremmo incappati nel secondo tempo di oggi, così remissivo. Ma questa gara e questo risultato non ci devono togliere entusiasmo, abbiamo grandissimi margini di crescita, abbiamo qualità e capacità. Quello che abbiamo fatto vedere a sprazzi possiamo farlo vedere con maggior continuità".
Infine, una domanda sulla prestazione e sul futuro di Samuel Eto'o. Gasperini risponde così: "Sotto il profilo delle motivazioni e della voglia di fare non ha veramente fatto mancare nulla alla squadra, magari non è ancora al meglio della condizione e questo, nella prestazione, lo condiziona. Per quanto riguarda il ruolo, quello di centravanti, abbiamo anche Pazzini e Milito, quindi dal punto di vista offensivo sicuramente dovremo affrontare la situazione in modo differente. Ma abbiamo tempo per pensarci e per lavorare. Questa partita, al sei di agosto, con tutti i problemi della data anticipata e che abbiamo avuto durante l'avvicinamento, seppure solo di natura traumatica, era davvero una parentesi a parte. Adesso pensiamo alla costruzione della prossima stagione e non più a una gara da disputare nei primi giorni di agosto...". Ancora mercato: "Sneijder mi ha detto che vuole andare via? Non è mai stato detto dal giocatore".
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