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Gasperini: “Gagliardini-Inter? C’è immorale disparità tra club. Era impossibile rifiutare”

Andrea Della Sala

Il tecnico dell'Atalanta ha parlato nuovamente del trasferimento del centrocampista ai nerazzurri

"Domenica Gasperini tornerà a Marassi contro il suo Genoa. L’ex tecnico rossoblù affronterà con l’Atalanta la sua ex squadra per la prima volta a Genova per lui sarà una sfida particolare. Gasperini, intervistato dal Secolo XIX, ha parlato delle differenze tra Atalanta e Genoa, ma anche della cessione all’Inter di Gagliardini.

"GAGLIARDINI - “Anche a Genova avevo vissuto l’uscita di un campione a gennaio, ma ci sono delle differenze. A Genova succedeva per necessità, Preziosi mi diceva che doveva vendere perché c’erano esigenze fondamentali di bilancio e a malincuore lo capivo. A Bergamo si è svelata la grande disparità che domina il calcio italiano. L’enorme differenza tra un piccolo gruppo di società e tutte le altre. Come faceva l’Atalanta a rinunciare a un’offerta così importante ricevuta per un ragazzo che comunque aveva giocato 10-11 partite? Certe cifre ti garantiscono una continuità che sennò avresti difficoltà a trovare; sempre per quella esagerata e insopportabile, direi immorale, disparità di cui parlavo. Co quella cessione l’Atalanta ha benefici per qualche anno”. 

"ATALANTA - “Ogni situazione ha la sua storia. A Bergamo, però, la cosa non è stata così improvvisa: non è stata la mossa della disperazione, ma il frutto di un lavoro cominciato in estate. L’Atalanta mi ha convinto perché vedevo questo tipo di premesse. E con qualche giornata di lavoro abbiamo messo in pratica questo progetto ci giovani. Prima Kessié, poi Petagna e Conti e infine Gagliardini”. 

"GENOA - “Non sarà una partita come le altre, è stata una settimana molto particolare, di grande emozione. Giocare a Marassi ha sempre un tasso di difficoltà elevato. Situazione difficile, ma credo che il Genoa saprò ripartire; non rischia”.