ATALANTA - C'erano diversi Under21 quasi mai utilizzati. Gagliardini doveva andare via, Caldara era in discussione e tante altre situazioni. I giovani erano un contorno della rosa. L'evoluzione di alcuni giocatori è stata importante, all'inizio none erano così forti, ma io da subito volevo fare quel tipo di discorso. Non avevo paura di salvarmi, quello era l'obiettivo. Mi sono trovato alla fine una rosa numerosa, con tanti giocatori che avevano fatto la storia dell'Atalanta. I primi tempi sono stati un po' 'così'. Con il Crotone è iniziata la svolta. Prima della partita con il Napoli Percassi mi ha detto 'Leggendo la formazione ho pensato che era matto', poi mi ha fatto i complimenti per la partita. Ho iniziato pian piano a dare spazio a tutti questi ragazzi. Io dicevo che ero un morto che camminava prima della partita con il Napoli. Tanta gente pensava che la formazione fosse azzardata. Quella partita ha spalancato la convinzione a tutti. Battere le big? Diventa difficile andare a vincere contro di loro. Penso che piacerebbe a tutti, rappresentiamo qualcosa di piacevole, lo noto dai tifosi esterni, se continueremo a vincere magari diventeremo antipatici, ma adesso siamo qualcosa che piace.
primo piano