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E' stata una brutta Inter. E Gian Piero Gasperini prova a spiegarla ai microfoni di Premium Calcio:
"Effettivamente siamo stati costantemente in difficoltà. Volevamo essere un po' più offensivi e giocare un po' più in attacco e questo ci ha creato dei problemi. Questa squadra deve quindi giocare con qualche attaccante in meno e tutte le volte che l'abbiamo fatto, abbiamo mostrata più concretezza. Milito ha fatto tanto per l'Inter e due anni fa ha avuto una grande stagione e dopo la stagione dell'anno scorso io voglio recuperarlo perché se ci riesco è importante per l'Inter, ma anche lui ha le sue difficoltà in questo momento. Non ho parlato a Moratti. Cosa mi aspetto? Mi preoccupo solo di lavorare a questa squadra, cerco di trarre le mie conclusioni. Prendo atto della sconfitta e adesso ho raggiunto certe convinzioni e questa è una squadra che deve partire da cose quadrate e non può più guardare al passato. Non bisogna azzerare, ma partire dalla realtà delle ultime prestazioni. E se è solo una questione di allenatore è facilmente disponibile, se è una questione tattica si deve arrivare ad adeguare le condizioni della squadra al raggiungimento di una consistenza maggiore e questo indipendentemente dai moduli. Se ho la squadra in mano? Rapporto ottimo con i giocatori, i primi ad essere dispiaciuti sono i calciatori, ho visto grande impegno e prove di grande cuore e generosità. Non è un problema di testa, non riusciamo ad allenarci: c'è una questione di caratteristiche e quelle non posso modificarle, su quelle bisogna fare delle considerazioni diverse. Speravo fortemente che si potesse rimediare ed arrivare a dei correttivi diversi, invece credo che sia una questione di caratteristiche e bisogna rispettarle. Non si può guardare a quello che non si ha e siccome ci sono qualità importanti in certe condizioni, da quelle bisogna ripartire. Bisogna che la squadra sia più coperta. Speravo che a Novara fosse possibile usare più attaccanti, ma il centrocampo non riparte quindi non è possibile giocare in questo modo".
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