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Intervenuto ai microfoni di Radio Marte, Claudio Gavillucci, ex arbitro di Serie A, ha commentato le recenti dichiarazioni di Pecoraro in merito alla gara tanto discussa tra Inter e Juventus del 2018: "Innanzitutto ribadisco che i miei colleghi sono persone integerrime. Quello che non funziona è proprio il sistema che li governa, che induce i tifosi a fare retropensieri che non esistono. Maggiore trasparenza – come per esempio la comunicazione diretta come nel rugby sui casi var – darebbe una migliore immagine. Trasmettere l’episodio allo stadio non sarebbe così scandaloso. UEFA e FIFA stanno lavorando anche a questo, ne sono sicuro. Chi governa gli arbitri in Italia invece non ha ancora capito l’importanza della trasparenza e di poter mostrare come più cristalline le dinamiche per far sì che tutto il sistema calcio migliori.
Orsato? Uno tra i tre arbitri più forti di tutti i tempi dopo Lo Bello e Casarin. Acclarato che quell’Inter-Juve fu una partita sfortunata, sbagliano anche i calciatori. Io ricordo bene quando Baggio sbagliò il calcio di rigore a Pasadena, io ero bambino e piansi, anche i migliori sbagliano. Indubbiamente è stato un errore ma a partita ferma non si può sbagliare più. Quello che è stato sbagliato è stato il non spiegare il perché si è commesso quell’errore e non ammetterlo. Nel mio libro ci sarà un capitolo intero dedicato a questa situazione, perché le incongruenze di quella partita non si fermano a un solo episodio. Bisognava metterci la faccia, lo disse anche De Laurentiis dopo Napoli-Atalanta: visto che paghiamo un servizio ci dev’essere spiegato il motivo.
Cosa viene registrato durante una partita? L’anomalia, se può essere chiamata così, è stata che a Coverciano generalmente vediamo gli episodi controversi.Ma noi quell’episodio non lo vedemmo. Non so se quell’audio c’era o no, so solo che posso dire con certezza che la partita viene registrata interamente. Se poi vengono tagliate o archiviate solo le parti in cui interviene il var, questo non lo posso confermare.
Posso confermare però che non abbiamo visto l’episodio ma devo spezzare una lancia a favore di Orsato. Da quella partita non ha avuto nessun tipo di tutela e ha avuto anche minacce, ha dovuto dormire con la polizia sotto casa. Non ha più arbitrato l’Inter per lo stesso motivo per cui altri arbitri non arbitrano più altre squadre. Nel libro spiego proprio che il sistema non tutela gli sportivi, il pubblico e i tifosi. I primi ad avere un ritorno negativo sono proprio quelli che pagano l’abbonamento allo stadio o alle pay-tv e vorrebbero vedere tutto in trasparenza, a 360°".
(SiGonfiaLaRete.com)
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