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Gazzetta: “Inter, si proietta una doppia permanenza Gosens-Correa: i dettagli”
"Nonostante numerose voci si siano inseguite per settimane sul loro conto, la situazione attuale si proietta in una futura doppia permanenza a Milano per giocarsi ognuno le proprie carte, in cerca di rivincita". Apre così La Gazzetta dello Sport sul futuro di Joaquin Correa e Robin Gosens, messi sul mercato dall'Inter ma che per diverse ragioni potrebbero restare in rosa anche quest'anno. Ecco perché nel dettaglio.
"I due ultimi club avvistati sulle sue tracce sono Union Berlino e Wolfsburg, guarda caso due squadre tedesche. La prima si è però sfilata da settimane e la seconda lo ha fatto nel concreto in questi ultimi giorni dopo aver avanzato proposte ritenute non soddisfacenti per l'Inter. Sarà Rogerio in uscita dal Sassuolo a vestire biancoverde sulla fascia sinistra, non Robin. E, di conseguenza, al momento niente Carlos Augusto (Monza) a Milano, perché il corteggiamento è datato quanto vano finché non si libera l'armadietto del vice Federico Dimarco ad Appiano Gentile".
"Il 28enne non vuole lasciare l'Inter ed è molto legato a Simone Inzaghi, che al momento ha in lui il terzo attaccante della rosa: diventerà inevitabilmente il quarto in graduatoria appena sarà acquistato un centravanti. Allo stesso momento, però, in casa Inter si è più scontenti di lui rispetto a quanto lo si è del tedesco e non si disdegnerebbero offerte a ora mai pervenute. Si è parlato di Arabia Saudita, ma di concreto ancora non c'è stato nulla e quindi Correa resta dov'è salvo colpi di scena d'agosto. Inzaghi d'altronde lo ha voluto in prima persona - forte della complicità ai tempi della Lazio - e lo ha sempre difeso pubblicamente, anche se i tifosi paiono aver perso le speranze di vederlo sbocciare come sulla carta potrebbe fare: anche allenatore e club, ora, sono allineati al sentimento popolare. È probabile quindi che le parti si confronterebbero concretamente nel caso in cui si aprisse uno spiraglio su un'acquirente per l'argentino, ma le telecamere di sicurezza di viale della Liberazione non vedono nessuno in fila per citofonare in sede".
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