- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Getty Images
Niente vittoria a tavolino per l'Inter. Il Giudice Sportivo ha stabilito che la sfida contro il Bologna, inizialmente in programma il 6 gennaio ma non disputata, si dovrà giocare poiché non risultato responsabilità da parte del club emiliano.
La Gazzetta dello Sport spiega la situazione:
"Il giudice sportivo ha appurato che l’impedimento dell’Asl potesse essere configurato come una causa «di forza maggiore», perché il Bologna non poteva prevedere la situazione o comportarsi in maniera differente. Ha comunicato correttamente i casi di positività e non ha fatto nulla per «sollecitare» l’intervento delle autorità".
L'Inter non ci sta e studia il ricorso. Il club nerazzurro studia la contromossa
"C’è una settimana di tempo per decidere se impugnare l’impianto del giudice, ma il dado è già tratto. Per l’Inter si tratta quasi di un passaggio obbligato. Il club vuole infatti andare a vedere le carte che hanno spinto il giudice a non decretare uno 0-3, come da prassi in casi simili. L’unico documento nelle mani del legale Angelo Capellini è la famosa distinta di gioco, regolarmente presentata dal Bologna. L’Inter vuole vederci chiaro: fin qui non ha potuto farlo, non ha potuto ricevere i documenti perché il Bologna a suo tempo non ha presentato ricorso".
Dopo la decisione del Giudice Sportivo, già si pensa alla possibile data per il recupero della sfida del 'Dall'Ara'. Prima, però, bisognerà aspettare l'esito del ricorso:
"Spetterà alla Lega deciderlo. Si era ipotizzata in un primo momento la data del 23 febbraio, che per la verità non entusiasma il club nerazzurro, in considerazione di un calendario già molto compresso in quel periodo tra Serie A, Coppa Italia e Champions League. Ma è probabile che si vada oltre, a questo punto: il primo slot utile successivo sarebbe quello del 16 marzo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA