Nonostante abbia tutte le attenuanti del caso, i numeri per de Boer, in questo suo mese e mezzo a Milano, sono abbastanza impietosi. Secondo la Gazzetta dello Sport, il momento no dell’Inter potrebbe essere riassunto in punti: risultati disastrosi; pessimo approccio in tutte e quattro le gare disputate; gioco inesistente; condizione fisica che non decolla. Andiamo con ordine e prendiamo atto di un percorso assolutamente inaccettabile dal punto di vista dei risultati: quattro punti in campionato, rientro indecoroso in Europa League, appena tre gol fatti (tutti da Icardi!) e ben sei subiti. Un altro segnale preoccupante arriva dalla «tenerezza» di una squadra che è sempre andata in svantaggio e che mai ha segnato nel primo tempo, mostrando fragilità caratteriale e incapacità di entrare subito in partita: su questo fronte le colpe del tecnico sono scontate. Non si vedono poi segnali di crescita a livello di gioco, impressionate la staticità nerazzurra l’altra sera in Coppa, movimento senza palla praticamente nullo: il meglio è andato per esempio in scena a Pescara, nell’ultima parte della gara, con quattro punte contemporaneamente in campo e ciao ciao a organizzazione e razionalità. Va poi trovata alla svelta la giusta collocazione a Banega, che al momento fatica non poco a reggere e a interpretare la fisicità del calcio italiano. Infine, ci si aspettava anche una migliore condizione atletica a questo punto della stagione: la squadra è scadente in corsa e intensità.
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GdS – Ecco i quattro capi d’accusa a Frank de Boer. La squadra nerazzurra…
Nonostante abbia tutte le attenuanti del caso, i numeri per de Boer, in questo suo mese e mezzo a Milano, sono abbastanza impietosi
(Gazzetta dello Sport)
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