Eppure la condizione atletica dell’ex Atalanta è più che sufficiente perché altrimenti non avrebbe corso poco più di 13 chilometri contro la Fiorentina venerdì scorso. È chiaro che davanti alla difesa i compiti sono anche quelli, di coprire e di aiutare i terzini scivolando sul lato di competenza. Ed è forse questo ciò che mentalmente più lo frena quando poi deve buttarsi nello spazio, andare a rompere la linea avversaria cercando aria respirabile alle sue spalle. L’equilibrio di squadra prima di tutto per Roberto e di conseguenza il suo interiore, per non perdere di vista i compiti. Il risultato è che ultimamente quando l’Inter ha la palla, le sue giocate sono diventate prevedibili. La vacanza a Dubai con la fidanzata lo aiuterà a ricaricarsi.