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Critico il punto di vista dei colleghi della Gazzetta dello Sport a proposito della vicenda che vede protagonista Mauro Icardi in casa Inter: "Sembra una serie tv: ogni giorno una nuova puntata. Cosa posteranno oggi Wanda e Mauro? Una foto che lascia poco all’immaginazione? Una citazione criptica indirizzata a società, tecnico, tifosi? Nell’era dei reality show e dei social ad ogni costo, chi sceglie di vivere una vita perennemente esposta, comunicando attraverso stories, post e tweet, spesso rischia di dimenticare il proprio ruolo (con o senza fascia) e che oltre ai diritti esistono i doveri. E nel caso di un grande calciatore anche il rispetto per una società che ti paga e per la marea di tifosi che ti seguono con passione. Mauro Icardi ieri aveva due opzioni. La prima era rimettersi a disposizione, forse giocare domenica, magari segnare, mostrare a tutti con i fatti attaccamento alla maglia, professionalità, ritrovare una posizione di forza migliorando la sua immagine nel mondo interista e verso l'esterno. Ha scelto la seconda: tirarsi fuori, saltare anche la sfida con la Samp, giustificarsi con un dolore riemerso alla perdita della fascia, mandare messaggi all’Inter via Instagram. Le conseguenze si possono immaginare: strappo ancora più netto col club, tifosi che potrebbero voltargli le spalle come hanno dimostrato i cori a Vienna a favore di Handanovic capitano. Ogni tanto anche alle serie tv è giusto mettere un punto. Quando durano troppo a lungo, poi stufano e il pubblico smette di vederle. E finiscono male".
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