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Un gol nelle ultime cinque gare disputate, Coppa Italia compresa: non è roba da Mauro Icardi, che nel frattempo ha sbagliato pure un calcio di rigore decisivo a Reggio Emilia, contro il Sassuolo. Ed è forse questo - secondo La Gazzetta dello Sport- il timore maggiore in casa Lazio: uno come Maurito non resta mai a digiuno troppo a lungo e raramente tiene su livelli terrestri la propria media-gol.
La preoccupazione laziale è naturalmente la speranza dell’Inter. Icardi ha segnato in dieci delle diciotto gare di campionato, e finora non è mai andato oltre i due turni consecutivi di digiuno: Genoa e Benevento, sesta e settima giornata; Verona e Torino, undicesima e dodicesima giornata. Particolarmente buono il curriculum casalingo: dodici gol in nove gare (17 nell’intero campionato), a secco solo contro Genoa e Torino. Ha rabbia in corpo e grande voglia di riscatto il capitano nerazzurro, perché sente soprattutto sua la responsabilità per la sconfitta con il Sassuolo: al di là del rigore sbagliato ci sono almeno altre due clamorose occasioni gettate al vento a pochi metri dalla porta avversaria. E la pressione è oggi fortissima: la sfida con la Lazio vale un preliminare di Champions League. L’Inter ci arriva col morale bassino (lo dice pure Luciano Spalletti), un punto nelle ultime tre gare, 120’ di Coppa Italia nelle gambe (derby oltretutto perso) e uomini contati, soprattutto in difesa, dove mancheranno a lungo il brasiliano Joao Miranda (si spera di recuperarlo per la Roma, dopo la sosta) e Danilo D’Ambrosio (fuori fino a metà febbraio). Di contro la Lazio sprizza salute in abbondanza, sia dal punto di vista fisico sia sotto il profilo mentale. Insomma, situazione complicata da gestire dalle parti di Appiano Gentile, situazione che però di solito esalta uno come Mauro Icardi che il meglio lo ha sempre dato spalle al muro, nei grandi appuntamenti, nelle situazioni senza ritorno. In carriera ha, per esempio, impallinato più volte la Juventus, andando a violare l’attuale Allianz Stadium addirittura in maglia Sampdoria. Quest’anno ha poi firmato la pesantissima doppietta contro la Roma all’Olimpico, senza dimenticare la tripletta nel derby dell’ottobre scorso. E sono state fondamentali pure le doppiette contro Fiorentina, Sampdoria, Atalanta e Cagliari. Oggi Maurito ha l’intero ambiente nerazzurro sulle spalle: contro la Lazio è vietato fallire, un eventuale nuovo stop trascinerebbe infatti la banda Spalletti nella peggior giungla di polemiche e insicurezze. Insomma, capitano più che mai questa sera. «La Champions non si può fallire», ha sentenziato varie volte. E l’Europa che conta passerà soprattutto da Inter-Lazio.
(Fonte: Mirko Graziano, La Gazzetta dello Sport 30/12/17)
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