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Pochi uomini utilizzati finora e minutaggio parecchio alto per la gran parte dei cosiddetti titolarissimi: a livello di risultati la strategia ha pagato, l' Inter di Spalletti si è infatti posizionata nelle zone altissime della classifica, mettendo in un certo senso pressione vera sulle principali concorrenti per la Champions League. Secondo La Gazzetta dello Sport, in Serie A l’ Inter è appunto la squadra che ha finora schierato meno giocatori in campionato (18) e meno titolari (14).
Di fatto, c’è un certo movimento solo per quanto riguarda il terzino sinistro, il compagno di Borja davanti alla difesa e infine il trequartista. Tra i mai sostituiti ci sono Handanovic, Miranda, Skriniar e Perisic, mentre a Icardi sono stati risparmiati la miseria di sei minuti. E’ chiaro come l’assenza dei nerazzurri dalle coppe agevoli Spalletti in un certo tipo di strategia, ed è probabile che si vada avanti coi "soliti noti" almeno fino al derby, poi serviranno però gregari e nuovi titolari freschi per conservare il giusto ritmo e piombare così sul mercato di gennaio con tutte le carte in regola per sognare qualcosa di importante.
Fondamentale a livello di ricambi il recupero di Cancelo, fermo da fine agosto per un problema al ginocchio destro. Il portoghese dovrebbe essere a disposizione nel derby e finalmente permetterà a Spalletti di variare uomini anche sulla linea dei trequartisti. Cancelo ha agito infatti a lungo nel Valencia come esterno destro alto in un 4-2-3-1. Candreva invece potrebbe anche traslocare alle spalle di Icardi dove finora non hanno convinto i vari Borja Valero, Brozovic e Joao Mario.
Sono Eder e Karamoh gli altri nerazzurri sulla rampa di lancio come potenziali titolari. L’attaccante della Nazionale è ancora a secco di gol (4 presenze e 78’ complessivi in campo), Spalletti lo elogia comunque in ogni occasione: a Bologna (conquista il rigore dell’1-1 in un momento delicatissimo) e in casa col Genoa (causa l’espulsione di Omeonga). Capitolo Karamoh: il francesino ha avuto un impatto notevole contro il Genoa e di fatto è l’unico vero contropiedista in rosa, attaccante veloce e specializzato nell’uno contro uno. Per ora Spalletti parla di «carta da giocare soprattutto in corsa», però il 19enne francese nato in Costa D’Avorio ragiona in grande, si allena duro e può già contare sull’appoggio di un popolo nerazzurro assetato di "giocatori diversi".
(Fonte: Mirko Graziano, La Gazzetta dello Sport 01/10/17)
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