- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Getty Images
Ben nove punti in meno rispetto allo scorso campionato. È questo il bilancio dell'Inter al termine del girone d'andata.
Al termine della serata della sconfitta contro l'Empoli, sono tante le note stonate:
"Neanche il tempo di sparecchiare la tavola delle celebrazioni di Supercoppa e i nerazzurri ripiombano in quel buio tattico e caratteriale che periodicamente li affligge - scrive La Gazzetta dello Sport -. La testa forse ancora a Riad, Skriniar espulso chissà se con il pensiero a Parigi, Onana horror sul gol, gli interrogativi relativi alle scelte di Inzaghi, l’atteggiamento ingrato del pubblico verso chi può sbagliare una partita".
Le scelte di Inzaghi non convincono e su tutte una, l'impiego di Correa al posto di Dzeko:
"Le solite prediche (qui inutili) di Calhanoglu, la puntualità di Darmian, la spinta di Dimarco per un tempo. E il finale discreto di Dzeko che, chissà perché, comincia in panchina mentre Correa si trascina in campo. Può darsi che Inzaghi volesse risparmiarlo per il secondo tempo, si sa che in età da prepensionamento gli sforzi ripetuti fanno male: ma attendere quasi 75 minuti non è comprensibile".
Poi c'è il mistero Dumfries:
"Viene poi da chiedersi perché sulle fasce si alternino tutti tranne Dumfries, ormai fuori dal progetto: il senno di poi è il più facile degli esercizi retorici, ma l’olandese avrebbe dato qualcosa in più dell’inesperienza del povero Bellanova, perseguitato in maniera intollerabile da San Siro come se tutte le colpe fossero sue. Non è stato riservato lo stesso trattamento al capitano Skriniar che s’è fatto espellere per due falli in 40 minuti, lasciando l’Inter nei guai".
L'Inter è sembrata in dieci contro undici già prima dell'espulsione di Skriniar:
"Da un lato un esercito un po’ allo sbando, con distanze larghe tra i reparti, inesistente in attacco e la pericolosa tendenza a rintanarsi negli ultimi venti metri appena persa palla. Dall’altro, un Empoli organizzatissimo: Zanetti ha letto alla perfezione il momento dell’Inter e l’ha sorpresa affermando la superiorità a centrocampo, dialogando con triangoli e sovrapposizioni intelligenti, colmando il gap tecnico con movimenti e anticipi che l’Inter non ha".
Il quotidiano conclude sottolineando le colpe dei nerazzurri: "È stata l'Inter ad azzerarsi da sola".
© RIPRODUZIONE RISERVATA