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Poche ore ancora e l'Inter tornerà in campo. Contro una squadra da non sottovalutare, i nerazzurri lo sanno, per quante insidie è capace di creare e per come sa difendersi. La Gazzetta dello Sport di oggi sottolinea le armi da sfruttare: "L’Inter dovrà far girare il pallone con rapidità e senza pause, per crepare il muro “mottiano” e servire a Lautaro l’occasione esatta.
Il tiro da fuori, per esempio di Calhanoglu, potrebbe essere un’alternativa, a patto di non abusarne. Motta era nato come allenatore super offensivista, teorizzava il 2-7-2 portiere incluso. Con gli anni ha imparato a difendersi. Da giocatore aveva raggiunto l’apice nell’Inter del Triplete di Mourinho, come centrocampista di sbarramento e di geometrie. Non è diventato Mou e mai lo sarà, ma qualcosa ha preso anche da lui".
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