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Secondo la Gazza di oggi l’Inter di Gian Piero Gasperini va definita come un grande cantiere, il mister lo sa e non ne fa un dramma, ma resta fiducioso.Ad oggi pesano peraltro le scelte, condivise con la società: di lasciare i sei sudamericani reduci dalla Coppa America un in vacanza e lasciarli fuori dalla Supercoppa italiana.
Il vero obiettivo infatti è quello di vedere solo a campionato già iniziato un’Inter tatticamente a sua immagine e somiglianza accettando ogni rischio iniziale.
Pure Moratti infatti, dichiarando che il derby del 6 agosto è «una partita importante per l’orgoglio, ma che non può e non deve condizionare una stagione» accetta qualche incognita di risultato all’inizio della stagione. Non si vogliono rischiare infortuni per giocatori che hanno giocato la Coppa America già reduci da una stagione post Mondiale: fra l’altro condizionata, per alcuni (Julio Cesar, Cambiasso, soprattutto Milito), da infortuni anche importanti.
Il mercato chiarirà molte cose: dall’eventuale cessione di uno fra Sneijder e Maicon e dagli acquisti che ne seguirebbero.Gasperini però vede in Maicon un elemento fondamentale per la sua nuova Inter. L’uomo che può «riempire» la fascia destra come serve al suo progetto di calcio; utile a liberare il centravanti, ovvero Pazzini o Milito; portare Alvarez in versione esterno d’attacco. Infatti dà fastidio l’infortunio al bicipite femorale di Jonathan, contrattempo di cui il tecnico avrebbe fatto volentieri a meno. Con Wes a centrocampo ed Alvarez davanti il reparto avanzato sembrerebbe all’altezza delle sua visione finale. A questo punto le cessioni di Mariga (Aston Villa o West Bromwich), Muntari (più Real Sociedad che Galatasaray) e della metà di Viviano (Genoa oBayer Leverkusen) sembrano davvero altamente possibili.
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