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In casa Inter si pensa già al mercato, ma la questione economica non è da sottovalutare e resta prioritaria, visto che dovrà essere rispettata, come fatto quest'anno in maniera ottimale da parte della dirigenza, che è riuscita perfino a trattenere Ivan Perisic, la cui cessione sembrava, ad inizio giugno, inevitabile. L'accordo con l'Uefa, scrive La Gazzetta dello Sport, prevede l'obbligo di arrivare a saldo zero entro il prossimo 30 di giugno: l'impresa è tutt'altro che semplice, visto che sono stati investiti circa 85 milioni di euro sul mercato, nonostante non si arrivato il tanto decantato top player. "Oltre all'aumento dei ricavi legati anche ai risultati della squadra - scrive La Gazzetta dello Sport -, si dovrà puntare a qualche plusvalenza, possibile anche alla fine del campionato. Poi c’è il tema cinese, legato alla virata dello scorso luglio con cui il governo cinese ha ristretto (ma non proibito) gli investimenti all'estero in ambito sportivo. Suning ha dovuto adeguarsi e resta in attesa di capire se l’input di Pechino sarà a breve termine o invece durerà più a lungo. Importante in questo senso sarà il congresso del partito comunista cinese in programma il 18 ottobre, tre giorni dopo il derby".
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