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Il giorno dopo Inter-Juve, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando analizza la vittoria dell'Inter contro la Juve. Una vittoria mai messa in discussione con i nerazzurri che hanno dominato per tutti i 90 minuti. "Aggiungiamoci i chili di rabbia in più che l’Inter ci mette su ogni pallone e otteniamo il dominio dei nerazzurri che, senza strafare, fanno al meglio cose semplici: lottano, difendono e ripartono al momento giusto battendo linee di gioco mandate a memoria. Quelle che la Juve non ha ancora. Unico torto dell’Inter: lo spreco al tiro che lascia aperta la partita".
"Due di queste occasioni, come per il gol di Vidal, sono state assistite da uno straripante Barella che è già il migliore quando al 7’ della ripresa galoppa a tutto campo su lancio transoceanico di Bastoni e fa 2-0. Splendida l’idea dell’ex bergamasco, ma imbarazzante la vulnerabilità dell’assetto di Pirlo, tagliato fuori da un solo passaggio. Il triplo cambio è una frustata isterica. Non c’entra nulla con le sostituzioni che stesero un Milan stremato dalle assenze. Le assenze della Juve pesano, ma non giustificano il crollo. L’Inter è solida, concentrata, granitica, concede una sola occasione a Chiesa al 41’ e ha ancora la forza di mandare al tiro Beep Beep Hakimi al 46’. Conte deve tirare dritto così, tenendo a bada la pazzia di casa".
(Gazzetta dello Sport)
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