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GdS – Inter, Keita è da maneggiare con cura. Ma c’è un patto che mette al sicuro tutti

Marco Macca

I nerazzurri sanno benissimo che dovranno gestire anche il carattere del senegalese

I pro ve li abbiamo riportati prima, gran parte stanno nei numeri (e quelli non mentono praticamente mai). I contro di un affare come Keita Balde, se proprio si vuole cercare il pelo nell'uovo, sono da ricercarsi in un carattere, quello del senegalese, che qualche volta in passato ha "tradito". L'Inter, però, ne è consapevole, e ha deciso comunque di puntare sull'ex Lazio. Anche e soprattutto in virtù di una sorta di "patto" fra le parti:

"(...) Keita è un gioiello che devi saper indossare, un’ulteriore prova di forza chiesta a Luciano Spalletti, una scommessa che l’Inter ha ritenuto giusto affrontare anche a fronte di qualche difficoltà. Per intendersi: che Keita in passato abbia avuto qualche scivolata di carattere disciplinare è storia nota (...). In fondo, tutto nella norma per uno che lasciò il settore giovanile del Barcellona per ripicca contro la società che lo aveva punito per uno scherzo – il ghiaccio nel letto di un compagno – mandandolo in prestito in terza divisione. Alla Lazio Keita ha vinto le partite da solo, scherzato con i difensori avversari e qualche volta un po’ troppo pure con i compagni, in allenamento. È finito fuori rosa, qualche volta pure fuori strada. Ma l’Inter può e vuole far leva su un ragionamento. È stato il senegalese a scegliere l’Italia. Ha una voglia di tornare protagonista in Serie A (...). Keita ha motivazioni altissime e sa che l’Inter su di lui crede fortemente. È una sorta di accordo bilaterale, non c’è ragione di romperlo. Né l’accordo, né il cristallo".

(Fonte: la Gazzetta dello Sport)