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Bilanci e risanamenti.Inter, Milan e Juventus: i bilanci delle tre grandi d'Italia sono da tempo 'fuori controllo' e serve sempre un ritocchino da parte dei proprietari per tenerle in piedi.
Moratti, Berlusconi ed Agnelli: i tre hanno in comune i soldini che investono per garantire la continuità delle loro squadre. Questa mattina di questo tema ha parlato la Gazzetta dello Sport.
Il giornale ricorda le parole di Marina Berlusconi: "Le società di calcio non possono sottrarsi alle regole della buona gestione evitando di fare follie". Ma a quanto pare l'utile 2010 della Fininvest si è abbassato dell'otto per cento (di centosessanta mln) a causa dei conti in rosso del Milan "e - assicura la GdS - nei primi tre mesi del 2011 la casa madre ha dovuto staccare ulteriori assegni per un totale di 38 milioni".
Moratti, dal 2006, per sanare i conti nerazzurri, ha versato di tasca sua 361 mln ed ha conquistato il primato rispetto ai diretti concorrenti. Casa Agnelli ne ha versati 144, i Berlusconi ne han versati 162.
CONTI IN ROSSO - Il fair play finanziario intanto arriva e imporrà alle società di calcio di adeguarsi. Nel 2010 la società interista ha chiuso il bilancio con una perdita di 69 mln (154 l'anno prima), il Milan chiude a meno settanta milioni, la Juventus chiude il 2010 a meno undici milioni, ma nella stagione 2010-2011 arriverà a perdere le stesse somme degli altri due club.
PAREGGI - Pareggiare costi e ricavi, questo è l'obiettivo imposto da Platini. Nel 2013 andrà in Coppa solo chi avrà al massimo una perdita di 45 mln. I finanziamenti da parte delle famiglie proprietarie saranno limitati. Inevitabilmente ne risentirà anche il calciomercato.
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