- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
"Se si vuole vincere ci vogliono i rinfor zi, è bene dirsi le cose, tanto è impossibile mantenere il segreto di fronte ai tifosi". Questo il monito di Luciano Spalletti dopo la sfida con il Chelsea. Il tecnico sa di non avere ancora a disposizione una rosa completa e da qui, come scrive La Gazzetta dello Sport, nasce il suo nervosismo: "Eccolo qui, il format preciso di un allenatore convinto di avere tra la mani un’auto attrezzata sì, ma ancora da completare. E allora nasce la preoccupazione di Spalletti, perché passano i giorni e la chiusura del mercato si avvicina. Il tecnico sa che, per come è costruita oggi, l’Inter non è ancora attrezzata per lottare alla pari per lo scudetto contro Cristiano Ronaldo. Ma sa pure che i passi in avanti rispetto all’organico della scorsa stagione sono sotto gli occhi di tutti, peraltro confermati – ne parliamo a fianco – anche dalle prestazioni dei nuovi acquisti in questo precampionato. L’arrivo del terzino, poi, è alle porte – per Vrsaljko siamo alle battute conclusive –, ma è l’altro acquisto, quello del centrocampista, sul quale c’è ancora da lavorare. Ed è un lavoro complicato, che la società può portare avanti solo con trattative in prestito, ad oggi. Difficile avvicinare un top player con quella formula, fosse anche un prestito mascherato che di fatto si trasforma in prima rata di pagamento. Difficile se non impossibile, per capirsi, convincere il Bayern a lasciar partire Vidal – un giocatore messo sul mercato dai tedeschi e che non rientra più nei piani tecnici bavaresi – con una formula che non sia definitiva".
Il tutto cambierebbe in caso di cessione, che potrebbe sbloccare l'impasse sul mercato. Prosegue la Rosea: "Il tecnico ha chiuso la partita con il Chelsea non proprio soddisfatto (eufemismo) per la prestazione di alcuni giocatori. Alcuni di questi, magari, vanno anche considerati in bilico: ecco, proprio da loro il tecnico si sarebbe aspettato qualcosa in più, quel «ghigno» citato in conferenza che invece in campo non ha notato. E allora il nervosismo, le parole chiare per man dare un messaggio onnicomprensivo: qui servono rinforzi. Magari un modo di svegliare chi all’Inter c’è già. A meno che davvero, nelle prossime ore, non arrivi un’offerta per un calciatore che Spalletti non ritiene irrinunciabile. In questo senso i nomi di Gagliardini e di Vecino vanno tenuti d’occhio. E i conti sono presto fatti: oltre ai due colpi (Vrsaljko e il centrocampista), ai quali in lista Champions lasceranno spazio due calciatori attualmente in rosa (Gagliardini e Dalbert?), al netto della cessione di Joao Mario ogni altro acquisto sarebbe possibile solo di fronte a un addio".
© RIPRODUZIONE RISERVATA