L'Inter non vince da inizio dicembre e, per tentare di sbloccarla, Luciano Spalletti pensa di cambiare l'Inter. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, una delle novità possibili in Inter-Bologna potrebbe essere il varo della coppia Icardi-Eder dal 1'. Un fatto inedito, visto che l'unica presenza da titolare dell'oriundo - contro il Crotone sabato - è coincisa con l'infortunio dell'argentino. Il problema all’adduttore della coscia destra, accusato in allenamento la settimana scorsa, non impedirà a Maurito di esserci contro il Bologna ma questo non dovrebbe rimandare in panchina Eder, vicino alla cessione a gennaio proprio perché stufo di giocare soltanto gli spiccioli di gara. I due hanno giocato nella stessa squadra per tre anni. Una stagione alla Samp e poi due anni all'Inter ma poco insieme: a Genova avevano giocato entrambi dall’inizio 13 gare su 38 di campionato (di fatto una ogni tre), mentre all’Inter siamo ad appena 14 su 82.
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EQUILIBRI DA RISPETTARE - Cifre che indicano la necessità di rispettare alcuni equilibri, più che una convivenza tattica non semplicissima. Eder infatti è generoso e duttile, può muoversi in funzione delle caratteristiche di Icardi, più monotematico nel modo di giocare malgrado recentemente abbia cercato di partecipare maggiormente alla manovra. Anche quando l’Inter vinceva però la solitudine in area del capitano era evidente. Con Candreva e Perisic che tendono ad accentrarsi raramente e una batteria di centrocampisti poco portati agli inserimenti in area, quasi sempre Icardi rimane a fare a sportellate con i due centrali avversari. Un compagno che gli porti via l’uomo e che sappia vedere la porta dunque è prezioso. Anche se per potersi permettere il doppio attaccante Spalletti rischia di dover rinunciare ad entrambi gli esterni offensivi. Che ultimamente saranno anche un po’ appassiti, ma in questi mesi hanno pur sempre garantito un grande aiuto in fase di non possesso.
RAFINHA - La virata sul 4-3-1-2 del resto ora è possibile anche perché nel frattempo è arrivato Rafinha. Il brasiliano ha la cifra tecnica per accendere l’Inter muovendosi tra le linee in un ruolo che in cinque mesi non ha trovato un vero padrone. Certo, l’ex Barça ha giocato l’ultima partita vera in aprile e potrebbe non avere ancora i 90’ nelle gambe. Ma per riaccendere il Meazza serve anche qualche azzardo. Quello di Spalletti, che potrebbe chiedergli di dare tutto finché avrà benzina. E quello del ragazzo, che col mancino può uscire da uno spartito nerazzurro che gli avversari hanno ormai capito. E al quale soprattutto hanno preso le misure. Senza dimenticare che Rafinha parla la stessa lingua di Eder e si intende a meraviglia con Icardi, di cui è stato compagno di squadra (e anche di classe) ai tempi delle giovanili blaugrana.
(Gazzetta dello Sport)
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