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Di questo passo potrebbe addirittura disintegrare il record di gol in Serie A. Lautaro Martinez sta procedendo con una continuità incredibile, segnale evidente di crescita rispetto agli scorsi anni. Come lui praticamente nessuno, tranne una sola eccezione. Spiega la Gazzetta dello Sport: "Si escluda Serhou Guirassy, il guineiano dello Stoccarda che non gioca la Champions ma sembra toccato da un fluido magico: 14 reti in otto partite, una ogni 46. Per il resto non c’è rivale di una squadra dei cinque campionati top capace di arrampicarsi alle altezze del Toro: Jude Bellingham ad esempio, l’uomo nuovo che riempie di stupore e bellezza il Real Madrid, riesce solo a sfiorarlo segnando ogni 94 minuti (10 in 11 partite)".
Ciò che convince ancora di più sull'argentino è il costante percorso di maturazione che negli anni lo sta ponendo sempre di più tra le certezze a livello internazionale. Praticamente al livello dei primissimi: "Si dice che, una volta messi in soffitta Messi e CR7, si sia spalancata l’epoca della sfida con spade laser tra Mbappé ed Haaland, eppure né il francese né il norvegese hanno iniziato come il capitano dell’Inter. La stella del Psg è il big che più gli si avvicina, la mette dentro ogni 88’, mentre i 9 centri in 11 partite del gigante di Guardiola sono caduti alla media di uno ogni 109’. Più che duello, forse, presto si parlerà di terzetto in lotta per il trono mondiale: se era un azzardo pensarlo qualche mese fa, adesso non lo è più".
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