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Getty Images
Le conferme arrivano di giorno in giorno. Il tandem creato dall'Inter è di grandissima qualità, poggia su basi solide e può regalare soddisfazioni importanti. Sui due pone anche il suo focus la Gazzetta dello Sport: "Lautaro e Thuram sono l’esempio ideale del concetto di patrimonializzazione applicato al calcio, se si volesse approfondire anche l’aspetto economico. Ovvero di un calciatore – il primo – arrivato nel 2018 dal Racing per 25 milioni di euro bonus compresi. Oggi, se finisse sul mercato, il Toro varrebbe sei volte tanto: 150 milioni è la cifra che chiederebbe l’Inter. Ma sul mercato l’argentino non finirà, perché s’è scritto già abbastanza sulla volontà reciproca di prolungare il contratto in scadenza nel 2026: i dialoghi sono già partiti, con vista di adeguamento e prolungamento.
Su Thuram, poi, siamo ai limiti del capolavoro. Ovvero un attaccante preso a costo zero e che in due mesi e mezzo di stagione ha già fissato il suo valore a quota 70 milioni di euro. Merito del direttore sportivo Piero Ausilio, che lo ha marcato negli ultimi due anni come oggi neppure il miglior difensore riesce a fare. Dell’a.d. Beppe Marotta, che ha dato l’ultima accelerata decisiva per il sorpasso sul Milan in estate. Di Simone Inzaghi, che lo ha valorizzato in campo, nei compiti e nei movimenti. Ma forse il merito più grande è del francese stesso, della testardaggine e della velocità con cui è riuscito a imporsi, del modo con cui si è presentato in estate".
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