GdS – Le conseguenze delle limitazioni UEFA sulla lista Champions dell’Inter. Spalletti…

C'è un filo conduttore che accomuna le operazioni estive del mercato nerazzurro

Il ritorno dell'Inter in Champions ha fatto scattare la molla: la dirigenza ha perfezionato operazioni importanti, la rosa è più ampia ed è stata migliorata qualitativamente a tal punto che Spalletti si trova di fronte ad una nuova sfida: "dosare forze e gestire uomini", come riporta La Gazzetta dello Sport. Il tecnico ha esperienza in Champions (51 presenze, esclusi i preliminari, dal 2006 al 2016) e in sei partecipazioni alla fase a gironi, solo una volta (2012-2013 con lo Zenit) ha fallito l'accesso agli ottavi.

ROSA - La Rosea sottolinea come Spalletti abbia chiesto ed ottenuto dalla dirigenza l'acquisto di "titolari", sebbene una distinzione tra squadra di Champions e Campionato non sia da considerare reale. Le limitazioni UEFA hanno fatto sì che i dirigenti seguissero e prendessero giocatori polivalenti, in grado di giostrare su più ruoli: "Da Asamoah terzino e mediano a Nainggolan rifinitore e interno, fino ai jolly d’attacco Politano e Keita: moltiplicare le risorse all’interno degli stretti limiti Uefa. Questo discorso va di pari passo con quello legato alla moltiplicazione delle soluzioni tattiche".

TOTTENHAM - Si avvicina il debutto in Champions League contro il Tottenham, in programma tra due settimane. I nerazzurri arriveranno alla sfida con grande emozione e attesa, consci del fatto che Icardi potrebbe essere tenuto a riposo con il Parma - il suo rientro in Italia è previsto per giovedì, sabato invece c'è la sfida contro i ducali dove potrebbe essere riproposto Keita in attacco - per lanciarlo contro gli Spurs. "Per il resto ipotizzabile una rotazione dei tre centrali «titolari» (anche se Miranda è stato fin qui utilizzato poco), e una gara a testa per D’Ambrosio e Vrsaljko, terzini diversi ma considerati entrambi affidabili. Gagliardini si giocherà le sue carte in A, poi Spalletti farà partire il suo piano C. C come Champions, ma anche come cambi e continuità: i primi saranno necessari, la seconda va ricercata, nei risultati e nel gioco", chiosa la Gazzetta dello Sport.