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Dunque, per le restanti tre partite, la squadra verrrà guidata da Stefano Vecchi, con Daniele Bernazzani alla Primavera, ma il toto panchina per la prossima stagione era scattato da tempo. Addirittura quando l’Inter di Pioli infilava una vittoria dopo l’altra. Un elemento che alla lunga ha finito col delegittimare il tecnico di Parma agli occhi dei giocatori, ma che si giustifica col fatto che Conte e Simeone sono gli unici due allenatori (teoricamente) raggiungibili in grado di accendere in fretta un progetto ambizioso come quello di Suning. Dietro, ma più facile Se non si arrivasse ai prescelti, la pista più praticabile porta a Luciano Spalletti. Il toscano non resterà alla Roma e si era già offerto indirettamente all’Inter. La dirigenza gli ha chiesto di attendere, avendo Conte la precedenza. Piace molto anche Maurizio Sarri, che però è legato al Napoli da altri tre anni (con opzione di uscita nel 2018) di contratto. Difficile che il tecnico azzurro possa rompere con De Laurentiis, ma Suning potrebbe offrigli un ingaggio ben superiore ai 2 milioni (bonus inclusi) che guadagna attualmente.
(Gazzetta dello Sport)
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