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Marco Fassone ieri era a Nyon per difendere il Milan davanti alla Uefa. La strategia difensiva dell'Ad rossonero era basata sulla rivendicazione di quanto subito in passato da club che si trovavano nella stessa situazione del Milan o peggio. Secondo la Gazzetta dello Sport, Fassone avrebbe usato anche il precedente relativo all'Inter: "L’a.d. era il capo coalizione: è stato il primo a infilarsi negli uffici dell’Uefa, il primo a spuntarne fuori e il primo (e unico) a sbilanciarsi. Fassone conosce bene il palazzo a vetri di Nyon e non solo per averlo frequentato da amministratore delegato rossonero. Qui era già stato da direttore generale dell’Inter e qui, come dirigente nerazzurro, aveva ricevuto l’ok al Settlement Agreement".
IL PRECEDENTE - "Il precedente è tornato utile al dossier della difesa: allora nessun componente della corte chiese specifiche informazioni sul patrimonio personale e aziendale di Thohir; ieri Fassone ha chiesto che le circostanze potessero ripetersi: un conto è Mr Li, un altro il club. L’a.d. lo ha ribadito nelle due ore e dieci di audizione: una partita comprensiva di supplementari e rigori, in cui la squadra rossonera ha cercato il catenaccio consapevole della forza avversaria".
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