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Un timbro postale di Firenze. È l'ultimo indizio nella vicenda che coinvolge l'allenatore dell'Inter Antonio Conte. Il leccese è stato minacciato insieme al suo collaboratore, il preparatore atletico Antonio Pintus con una busta contenente una lettera e una cartuccia calibro 8.
Conte è stato ascoltato ieri dai Carabineri e non è apparso particolarmente allarmato. Il tecnico si è poi fermato - come racconta La Gazzetta dello Sport - a parlare e scherzare con i tifosi al termine dell'allenamento ad Appiano Gentile.
Il timbro postale rappresenta un altro piccolo indizio verso la soluzione del caso, anche se ciò non significa che la busta sia stata imbucata nel capoluogo toscano.
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