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Fanno clamore gli approcci dell’ Inter per rivedere la clausola di Mauro Icardi. L’effetto-Neymar si fa sentire e i vertici nerazzurri sanno bene che l’attuale prezzo di 110 milioni di euro (solo per l’estero) può ingolosire tanti. Aggiungiamoci che l’attuale intesa indica il 28 luglio come data ultima per l’eventuale uscita. Due anni fa era un limite innocuo, ma ora (che è ineluttabile la fine del calciomercato al 31 luglio) Ausilio e Sabatini vogliono anticipare la chiusura della finestra. E alzare il prezzo in maniera considerevole. Spalletti (con una battuta) ha consigliato all’argentino di alzarla a 700 milioni.Con una filosofia Real.
Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, i lavori sono in corso e la gestazione non è semplice, anche perché Perisic ha appena ottenuto un sostanzioso aumento (che quasi pareggia il suo ingaggio) e si parla di una clausola da 60 milioni. E ora con Maurito vanno rivisti i patti.
Invece a Trigoria ci sono almeno due casi in cottura. Strootman a giugno ha rinnovato con una clausola da 45 milioni, fruibile entro il 31 luglio. Ecco perché anche Monchi preme per anticipare la possibile vendita ai primi di luglio. In parallelo si aspetta un incontro con l’agente di Manolas (scadenza nel 2019) e anche per lui si prevede una clausola importante per evitare che scappi a prezzi irrisori. È stato più previdente Lorenzo Pellegrini. A luglio aveva la possibilità di accettare altre offerte, ma ha detto sì alla sua Roma strappando un prezzo di 25 milioni di euro, lo stesso del sampdoriano Torreira, altro pezzo pregiato di questo inizio stagione, entrato proprio in questi giorni in orbita Inter. E dire che i nerazzurri, così come Juve e Milan, quei soldi li avrebbero già spesi per Pellegrini nell’ultimo mercato.
(Fonte: Carlo Laudisa, La Gazzetta dello Sport 5/10/17/
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