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Alla fine Ivan Perisic è rimasto all’ Inter e la differenza continua a farla in nerazzurro. Il suo capolavoro di sinistro, scaccia le paure al Meazzadurante la sfida con la Spal e scatena una serie di celebrazioni sui social da parte dei tifosi e della stessa dirigenza nerazzurra.
Secondo La Gazzetta dello Sport, a giustificare il freschissimo rinnovo fino al 2022 a 4,5 milioni a stagione però c’è tanto altro. Perché la vera grandezza dell’ex Wolfsburg sta nel riuscire a mantenersi lucido e letale sulla trequarti avversaria malgrado lo sfiancante lavoro da elastico su e giù per la fascia sinistra.
Recuperi di 50 metri che permettono all’ Inter di mantenere sempre un equilibrio e che erano meno necessari ai tempi del 4-3-3, quando alle spalle del croato e di Candreva oltre al terzino a fare legna c’era pure un interno. La sensazione è che abbia pure notevoli margini di miglioramento. Come già contro Fiorentina e Roma, anche ieri infatti per lunghi tratti del match là davanti è sembrato gigioneggiare il suo. Ma a differenza degli altri, quando dovrebbe subentrare la stanchezza l’uomo bionico si scatena.
Rete di testa in tuffo contro la Viola, Juan Jesus ridicolizzato all’ Olimpico, sinistro nel sette ieri. Non può certo essere un caso, perché oltre a madre natura c’è la professionalità maniacale di chi dopo ogni allenamento si ferma a fare un lavoro personalizzato extra.
(Fonte: Luca Taidelli, La Gazzetta dello Sport 11/09/17)
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