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Gds – Sarà il derby del ballottaggio. Mancio vs Miha, più altri 4 duelli. Eder jolly…

Dario Di Noi

Nella sua lunga analisi sul derby della Madonnina, la Gazzetta dello Sport ha scelto una linea “politica”, rinominandolo il derby del ballottaggio. Un ballottaggio come quello che vivrà presto la città di Milano, chiamata a votare...

Nella sua lunga analisi sul derby della Madonnina, la Gazzetta dello Sport ha scelto una linea "politica", rinominandolo il derby del ballottaggio. Un ballottaggio come quello che vivrà presto la città di Milano, chiamata a votare alla ricerca del nuovo sindaco post-Pisapia. Sarà il derby del ballottaggio perché il pareggio non servirà praticamente a nessuno.

Le due classifice sono imparagonabili, ma l’Inter attraversa un momento difficile - 5 punti nelle ultime 5 di campionato, più la batosta con la Juve in Coppa Italia - e una sconfitta metterebbe a rischio il terzo posto (obiettivo minimo stagionale), facendo precipitare l’ambiente in una crisi tecnica e depressiva. Il Milan, invece, ha il cuore più leggero, inseguendo un traguardo più abbordabile come è l’Europa League.

La Gazzetta ha analizzato lo sfida tra i due allenatori più altri quattro duelli decisivi in campo. Milan e Inter hanno in comune l’atteggiamento guardingo e la difficoltà ad imporsi sugli avversari. I due tecnici hanno la stessa filosofia, un calcio muscolare basato prima sui chili e poi sulla tecnica, con giro palla piuttosto basico. In soldoni, fase difensiva e poi ripartenza. Impressionano alcune coincidenza di dati: entrambe le squadre hanno il baricentro basso (50 metri e mezzo i rossoneri, 49,6 metri i nerazzurri), perciò faticano ad alzarsi e ad attaccare. Altro dato comune riguarda le giocate utili in area avversaria: 17,48 a partita il Milan e 17,19 l’Inter. Per avere un parametro, Napoli e Juve, alla stessa voce, fanno registrare 20, i bianconeri quasi 21. "Messo giù così - scrive la Gazzetta - il derby di oggi pare avviato verso un pareggio scritto, ma le previsioni sono fatte per essere smentite..."

Come detto, la rosea ha poi studiato quattro duelli di gioco in particolare: due a favore dei rossoneri, ossia Bonaventura-Nagatomo e Bacca-Miranda, e due a vantaggio dei nerazzurri, Medel-Montolivo e Eder-Alex.

BONAVENTURA-NAGATOMO - Su questa corsia l’equilibrio potrebbe saltare in fretta. Per la Gazzetta, lo scontro sembra scritto a favore del Milan, ammesso che giochi il giapponese e non D’Ambrosio. Nelle ultime uscite, Nagatomo è risultato fragile. Mancini ne è consapevole, parte delle possibilità dell’Inter passano dal contenimento di Bonaventura. Perciò, il tecnico potrebbe puntare su Eder esterno destro proprio come deterrente per il numero 28 rossonero. A ulteriore protezione del terzino giapponese, anche Brozovic è pronto a scalare sul laterale.

BACCA-MIRANDA - Non solo Miranda, anche Murillo. Un mese fa non ci sarebbero stati dubbi - scrive la Gazzetta - la M2 avrebbe vinto tutta la vita. Ora le cose sono cambiate, la difesa dell’Inter ha perso sicurezza e certezze. Allo Stadium, contro la Juve, è sembrata più fragile di un cracker. Bacca invece si è preso il Milan, con 10 gol. La rosea spiega: "La sua tipica percussione ronaldesca, nel senso di Ronaldo il Fenomeno, potrebbe tagliare fuori i due centrali interisti. Spiegabili con la gioventù gli sbandamenti di Murillo negli ultimi tempi, più preoccupanti quelli dell’esperto Miranda, pescato di frequente a toccare il pallone una volta di troppo, leziosità che potrebbero costare care. Su Bacca meglio andare alla vecchia maniera, anticipare e spazzare".

MEDEL-MONTOLIVO - E’ la sfida a distanza tra gli accalappiapalloni. A numeri, meglio il rossonero, specializzato nel recupero con 189 palloni riportati a casa, contro i 113 di Medel. Per la Gazzetta, tuttavia, Medel è più importante per l’Inter di quanto non lo sia Montolivo nel Milan. Senza il pitbull, l’impressione è che nell’Inter verrebbe giù tutto, anche se le apparenze ingannano e i lusinghieri numeri del criticatissimo Montolivo lo dimostrano.

EDER-ALEX - La sfida tra l’ultimo arrivato, il jolly che potrebbe sparigliare le carte, e la difesa avversaria. Mancini si aggrappa ad Eder, a lui chiede i gol finora mancati per risollevarsi in classifica. Eder, con le sue 12 reti in stagione, porta in dote moltissimi gol, ma andrà messo nelle condizioni di esprimersi al meglio. Il calcio non è aritmetica. Il primo nodo da sciogliere è la compatibilità con Icardi. La Gazzetta gli dà fiducia, Eder oltre a segnare sa spendersi per la squadra. Partirà dalla destra, per avvicinarsi poi spesso alla porta. Lì, sui sedici metri, la sua posizione potrebbe ingannare i due centrali milanisti, in particolare Alex. Ad ogni modo, scrive la Gazzetta. "l’impatto di Eder sull’Inter indirizzerà il derby, in un modo o nell’altro".