Milan Skriniar ricorderà a lungo questa serata da grande, quando ha partecipato da protagonista a una partita a scacchi fra due tecnici diversi e due squadre che parevano lontanissime. Il Napoli che piace a tutti, ma proprio a tutti, l’ Inter che ha seminato scetticismo e non garba, o non garbava, ai puristi del calcio. Lo 0-0 del San Paolo è figlio di una squadra che gioca da squadra, la prima ad aver impedito al Napoli di segnare in questa stagione dorata. Pochi lo avrebbero immaginato dopo i complimenti di Guardiola e il nastro di elogi che avvolge la squadra di Sarri: Skriniar ha fermato la squadra che piace alla gente che piace e martedì sera ritroverà la sua ex squadra, la Sampdoria, al top della forma. I suoi ex compagni vedranno quanta strada ha fatto in pochi mesi.
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GdS – Skriniar non si piega neanche con il Napoli. I 25 mln spesi in estate…
Ha respinto ogni assalto delle saette azzurre. Arrivato tra lo scetticismo dei tifosi, al San Paolo l’ultimo esame di laurea
Secondo La Gazzetta dello Sportnon si è lasciato intimorire dai giocolieri, Skriniar, non ha vacillato di fronte alle serpentine di Insigne, alle finte di Mertens, alle accelerate di Callejon, gente della quale avrà tanto sentito parlare dal suo capitano slovacco, Hamsik. La partita a scacchi la giocano gli allenatori, ma lui ci ha messo il fisico, il che magari a taluni non piace, ma può servire. Nella Slovacchia gioca anche da centrocampista davanti alla difesa e anche questo gli è stato utile in certe scelte.
Non prendere gol, missione compiuta anche grazie a questo acquisto estivo che si sta dimostrando azzeccato, inquadrato in un mercato con pochi lustrini e molta sostanza. Come il gioco di Skriniar, appunto, che non ha tremato davanti ai tre tenorini. In estate i 25 milioni spesi per questo ragazzo arrivato soltanto un anno prima in Italia avevano fatto storcere la bocca a molti tifosi, ma è acqua passata.
Quando c’è da soffrire, Milan c’è, e a volte sa pure segnare: contro il Crotone era arrivato il suo primo gol con l’Inter e in generale in Serie A. Era il 16 settembre, sembrava una partitaccia, una giornataccia, e il difensore slovacco la sbloccò facendo lievitare la leggenda di un’Inter pratica, anche brutta, che forse piano piano i nerazzurri riusciranno a cancellare.
Spalletti, allenatore che ha creato squadre capaci di giocare un calcio attrattivo, ha capito in poco tempo come far crescere l’Inter e lo dimostra non solo il rendimento in questo scorcio di campionato di Skriniar, ma anche il cambio di pelle e di atteggiamento di tanti giocatori. Dopo aver vinto il derby con un colpo di coda, fermare il celebratissimo Napoli è qualcosa che vale molto più di un punto. Ci sono pareggi che raccontano tante cose, chiedere per informazioni allo slovacco che sta convincendo gli interscettici e che l’anno prossimo vuole assolutamente giocare in Champions League.
(Fonte: Alessandro Bocci, La Gazzetta dello Sport 22/10/2017)
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