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Questa sera contro il Torino, e un anno dopo l'esonero di Gasperini, Strama potrebbe attuare la tanto odiata difesa a tre, disposizione tattica che la scorsa stagione fu proprio una delle cause dell'allontanamento del tecnico di Grugliasco e di presunte polemiche all'interno dello spogliatoio.
In realtà, da come riporta questa mattina La Gazzetta dello Sport, l'intenzione del nerazzurro è quella di creare un'Inter duttile capace di adattarsi all'avversario di turno: per il momento la formula con due centrali resta quella favorità, ma con i Granata che giocano con un 4-2-4 Stramaccioni potrebbe cambiare mettendo in campo una difesa a tre.
Le soluzioni studiate sono due:
Quella più coperta prevede un centrocampo a cinque con Nagatomo e Pereira larghi, Zanetti, Guarin, Cambiasso e Gargano a giocarsi tre maglie nel mezzo. Ma così cadrebbe un altro dogma stramaccioniano: l’utilizzo di un terzetto di uomini offensivi. Con Milito infatti potrebbe giocare soltanto uno tra Sneijder, Cassano, Palacio, Coutinho o Alvarez.
Quella più offensiva. Strama che preferisce un'Inter che riesc a creare gioco, più facilmente punterebbe su una linea centrale di sostanza con Zanetti, Guarin, Cambiasso e Pereira, senza toccare il trio Sneijder-Cassano-Milito. Quello che ha giocato dall’inizio sia a Pescara che contro la Roma, mettendo lo zampino in tutte e quattro le reti messe a segno dai nerazzurri.
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