Finora l’unico cross su azione vincente, in questo inizio di campionato, l’ha piazzato, rasoterra, Mauro Icardi per Ivan Perisic che è valso il vantaggio contro il Torino. Le intenzioni del tecnico - secondo La Gazzetta dello Sport - è che anche i terzini possano mettersi in moto per offrirne molto di più alle punte, ecco perché il progetto coinvolge in prima persona Sime Vrsaljko, che con i cross (più la difesa) ha costruito un Mondiale.
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GdS – Vrsaljko, l’Inter spera nei cross che hanno fatto la fortuna della Croazia
Le discese di Vrsaljko hanno fatto la differenza al Mondiale, ora devono curare il "mal di cross" dell' Inter
L'obiettivo è di tenere gli esterni offensivi più "dentro il campo" per cercare anche soluzioni centrali e lasciare le corsie alle discese dei terzini, Vrsaljko in primis. Al momento, però, le cose non stanno andando proprio così: l’Inter ne prova sì tanti (65, dietro solo alla Juve), ma ne sbaglia troppi: 56. Anche qui siamo al secondo, poco invidiabile, posto in tutta la A dietro sempre ai bianconeri. Ma con percentuali di traversoni positivi notevolmente minori rispetto alla squadra di Allegri (14% contro 20%). In più i principali crossatori risultano essere Politano e soprattutto Perisic. Al contrario Dalbert e Asamoah sono stati poco fondamentali, quasi nullo D’Ambrosio.
Tuttavia, Sime Vrsaljko in nerazzurro si è visto ancora poco: saltata la prima perché in ritardo di condizione, ha giocato 72 minuti contro il Torino prima di uscire per una botta alla caviglia. A Bologna è entrato solo nel finale: ancora non si è ripetuta la connection con Perisic, che aveva portato la Croazia alla finale di Mosca.
I dati con la nazionale, però, fanno credere che quando Sime sarà a regime quella fascia destra sarà un’arma e l’impiego contro il Portogallo conferma che il difensore ha superato i vari acciacchi in vista degli impegni con l'Inter.
(Fonte: Valerio Clari, La Gazzetta dello Sport 9/9/18)
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