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Quando parlava dell'Inter usava solo ed esclusivamente la parola "sogno". Ora Emanuele Giaccherini, proprio come fece Leonardo Bonucci, cambia versione e improvvisamente il suo tifo per l'Inter diventa una cosa di poco conto: "Io ho già segnato l'anno scorso contro l'Inter, a San Siro, anche se poi abbiamo perso 3-2. Ho sempre detto di essere simpatizzante dell'Inter, ma è normale, ora sono diventato un giocatore e quindi la simpatia è...quando ero piccolo. Tifavo per l'Inter, ma ora ci gioco contro e cercherò di fare di tutto per batterla".
Sei un predestinato: sei nato il 5 maggio del 1985. Sta scritto nel destino che dovevi giocare nella Juventus..."Esatto. Io ricordo ancora il 5 maggio...(del 2002, ndr), quando ancora non ero entrato nel mondo professionistico, avevo 16 anni, e passai un compleanno un po'....Però può darsi che sia un segno del destino".
Tifavi Inter, ma quando si è ragazzini il tifo dipende da dove si nasce, dalla famiglia, dagli amici, poi piano piano questo tifo può anche essere indirizzato sulla base anche di una carriera che adesso sta fiorendo..."Esatto, infatti in questo momento a me l'Inter non interessa".
Quando si dice: il silenzio è d'oro...
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