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GIANLUCA ROSSI: “FINALMENTE PRESTAZIONE E RISULTATO”

Ecco come il noto editorialista ha commentato l’ottima performance dei nerazzurri nella partita di Champion’s vinta sul Chelsea di Carlo Ancelotti allo stadio Meazza. Finalmente! Finalmente, una prestazione autorevole in Europa. In...

Alessandro De Felice

Ecco come il noto editorialista ha commentato l'ottima performance dei nerazzurri nella partita di Champion's vinta sul Chelsea di Carlo Ancelotti allo stadio Meazza.

Finalmente! Finalmente, una prestazione autorevole in Europa. In realtà Moratti chiede da tempo questo a Mourinho, perché poi la Champions, continuo a pensarla così, anche stavolta non la vincerà nessuna italiana. Il 2-1 sul Chelsea, al momento la squadra più forte del mondo, sicuramente la più in palla, consente per la prima volta all'Inter di andarsi a giocare il ritorno da 'qualificata'. Il risultato di misura non sposta certo le percentuali per il passaggio del turno, che vedo equamente distribuite, ma l'Inter, oltre al Chelsea, forse ha vinto le sue ancestrali pure. Se l'incantesimo è stato definitivamente spezzato lo verificheremo tra 15 giorni a Londra. Lo dico sempre: c'è modo e modo di uscire da una competizione e questa volta, sulla carta, l'eliminazione sarà certamente giudicata dai bookmakers con quote più onorevoli rispetto agli anni scorsi. D'altronde se al Milan, reduce da tre pere casalinghe dal Manchester, ritengono che vincere 2-0 all'Old Trafford è un risultato normale, parole e musichetta Champions di Leonardo, posso raccontare anch'io che si proverà a giocarsela con lo stesso coraggio a Stamford Bridge! Chi aspettava con ansia l'ennesima figuraccia europea dell'Inter, magari dopo il successo del Milan a Firenze, non ha visto chiudere in bellezza la sua serata, un po' come gli capita di chiudere le ultime stagioni. Per buoni tratti infatti si è vista l'Inter del campionato anche contro una grande d'Europa, a parte qualche comprensibile balbettio. A livello arbitrale è andata di lusso, non lo nascondo. Thiago Motta su un corner in area nerazzurra e Samuel all'inseguimento di Kalou hanno rischiato grosso, ma Mejuto González non ha giudicato severa l'entità dei contatti. Positivo è stato ovviamente aprire subito le danze, visto che il gol che non era arrivato in 360 minuti contro Manchester United e Barcellona lo ha trovato Milito dopo nemmeno tre minuti, chiudendo lo scambio nello stretto tra Motta ed Eto'o e bevendosi Terry tutto d'un fiato con palla sul primo palo di Cech. Il Chelsea non è mai stato passivo, come testimoniano la traversa al quarto d'ora di Droga, la solita autentica ira di dio, e il gol di Kalou in apertura di ripresa sul quale Julio Cesar ha purtroppo le sue colpe, riscattate poi d'istinto su Lampard. Il pareggio è durato meno di quattro minuti perché Cambiasso ha riportato l'Inter in vantaggio con un gol da antologia: primo tiro su Ivanovic e sinistro al volo nell'angolino con Cech impietrito e poi costretto a lasciare per infortunio.Mourinho anche stavolta ha fatto cambi da allenatore senza paura: fuori Thiago Motta, è entrato Balotelli, per provarci anche col tridente. Per Eto'o, che si è mangiato nel primo tempo un gol in girata, ecco Pandev, a significare alla squadra di attaccare più che si gestire. Lucio, migliore in campo, è stato immenso per chiusure, anticipi e ripartenze e Sneijder ha dimostrato anche in Europa quel coraggio da leone che dovrebbe contagiare tutti gli altri. Assolutamente straordinario Balotelli nell'ultima mezz'ora, dopo essere stato tirato per la maglia e caricato a pallettoni da Mourinho con un discorsetto dei suoi all'orecchio di SuperMario al momento dell'ingresso in campo. Il ragazzo ha tirato scemo Malouda a furia di dribbling e fughe in fascia, ha coperto in difesa e non ha mai perso le staffe. Insomma questa è l'Inter che serve per tentare l'impresa a Londra e, dopo quanto ho visto stasera, non ho dubbi che presto si riprenderà a correre anche in campionato. Nel tardo pomeriggio il Milan ha vinto in extremis a Firenze in uno stadio furente e con Della Valle che ha intenzione di farsi sentire presso le autorità competenti. Oibò, anche la Fiorentina? Oibò, e c'era Rosetti! E pure un rigore negato ai viola più grosso di quello ignorato da Gava al Bari? Per certi versi sono confortato. Per un istante avevo anche pensato che all'Inter non avessero buoni motivi così seri per essere nervosi! Ribadisco il mio punto di vista: nessun complotto, nessun grande vecchio come anni fa, ma il terrore assodato degli arbitri di venire accusati di sudditanza psicologica dei confronti della capolista. E l'applicazione difforme del regolamento, a volte proprio dallo stesso arbitro. L'Inter giocherà anche contro questo finché durerà, perché è più forte e alla lunga si riapproprierà del margine di tranquillità. Anzi, per come la vedo io, credo che questa Inter riuscirebbe, Champions permettendo, ad andare a prendere qualunque squadra le stesse davanti. Sia ben chiaro però che l'arbitraggio a due velocità di Rosetti tra Bari e Napoli ha contribuito a rallentare la corsa dell'Inter, prima ancora di Tagliavento. Quanto alla differenza tra le sviste di Mejuto in Champions e di Rosetti a vantaggio del Milan a Firenze, la spiego subito: l'arbitro nostrano pare abbia spiegato ai viola furenti di non aver fischiato il rigore per la regola del vantaggio. Peccato che il regolamento imponga all'arbitro di segnalarlo con entrambe le braccia tese in avanti, mentre Rosetti fa subito segno a Montolivo di rialzarsi. A differenza dello spagnolo Mejuto, Rosetti ha visto benissimo ma ha scelto di non fischiare. Almeno le bugie però le racconti meglio!