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Il falco e la colomba. Così li definisce Perrone nell'edizione odierna del Corriere della Sera; e come dargli torto? Ruoli cuciti ad arte per un gioco delle parti che senza risparmio di colpi e senza soluzione di continuità hanno un unico fine: riconquistare le posizioni perdute nei palazzi del potere calcistico a suon di ricorsi e carte bollate. Il tutto sostenuto da un'opinione pubblica e da una stampa che di giustizia e lealtà non vogliono sentir parlare; che gusto ci sarebbe quando è possibile buttare tutto in baldoria ed urlare a destra e a manca le proprie presunte 'verità'? La metafora dei due volatili ci riporta ai cugini di famiglia Agnelli attualmente a capo delle due più 'prestigiose' (a volte è duro ricorrere a certi aggettivi...) aziende di famiglia: Fiat e Juventus FC. Sempre secondo il Corsera i due cugini, in questi giorni più che mai allineati, starebbero tramando altre nuove strategie per distrarre ancora una volta i tifosi dai risultati sportivi del giocattolo di famiglia e riportarli a pensare al lustro precedente, a quel preciso momento in cui la storia è cambiata e le briglie della Figc sono sfuggite loro di mano: luglio 2006 è la parola d'ordine. Ma la novità è che stavolta oltre al falco (AA) volerà anche la colomba (JE) e non certo con un messaggio di pace tra i popoli. E' vero, caro Perrone, si muove il presidente della Fiat in persona. Ma non solo. JE è anche il presidente della G. Agnelli & C, che oltre a detenere i pacchetti di maggioranza di FIAT e Juventus è anche uno dei principali azionisti di RCS (Rizzoli-Corriere della Sera). E il cerchio si chiude.
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