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Giudice: “Oaktree darà libertà ai dirigenti dell’Inter. Le linee guida sul mercato saranno…”

Matteo Pifferi Redattore 
Alessandro Giudice del Corriere dello Sport ha chiarito la strategia di Oaktree, ufficialmente da oggi nuovo proprietario dell'Inter

Oggi è nata ufficialmente la nuova Inter di Oaktree. Alessandro Giudice, giornalista del Corriere dello Sport con ampio focus sugli aspetti economico-finanziari, ha fatto il punto della situazione, partendo dal tentativo di Zhang di tenersi l'Inter tramite un altro prestito, con Pimco:

"Pimco è stato l'estremo tentativo di Zhang, quando ha capito che con Oaktree non si andava da nessuna parte per il rifinanziamento del prestito. Zhang ha tentato di avere un altro prestito, operazione complicata per varie ragioni. Intanto non è semplice concedere credito ad un debitore insolvente come Zhang con tanti problemi, poi la garanzia era in mano ad Oaktree e bisognava svincolarla. E poi i tempi erano stretti, Pimco è arrivato ad aprile e i tempi erano davvero stretti. Oaktree era in una posizione di vantaggio e non ha fatto altro che far valere i propri interessi. Oaktree lascia trapelare che l'intervento del 2021 era un intervento di salvataggio, l'Inter aveva 4 mesi di stipendi arretrati ed era seriamente in difficoltà, poi cedette Lukaku e Hakimi in quella estate. Nonostante le cessioni, le perdite furono di 140 mln. La situazione era drammatica, Oaktree non aveva inizialmente l'intenzione di tenersi l'Inter ma ad un certo punto è stato obbligato a farlo. Era chiaro ad un certo punto che Zhang non avrebbe rimborsato, in tre anni Zhang non ha saputo o voluto cedere e così Oaktree, che è un fondo grande e strutturato con le risorse per gestire una società come l'Inter, ha accettato di farlo. Lo farà nei prossimi anni con la gestione precedente, il management ha dato prova di essere bravo anche in momenti difficili. Sarebbe assurdo cambiarlo"

Sui rinnovi

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"Ci sono idee formate. Da quello che mi è dato sapere, c'è l'idea di concedere al management la libertà di azione con i limiti che già c'erano prima. L'Inter era preparata a fare un mercato in autosostentamento e con il monte ingaggi tenuto sotto controllo. La parola chiave del comunicato è disciplina finanziaria: i fondi hanno una caratteristica, non amano fare iniezioni di capitale se non mirate ad ottenere un ritorno finanziario. E comunque, nel caso, devono essere programmate. Sui rinnovi si farà una valutazione sulla convenienza ad aumentare il monte ingaggi o magari vendere se ci sono opportunità di mercato. Non arriva un nuovo proprietario che da domani fa una campagna acquisti da 100 mln, si parla di disciplina finanziaria e questa sarà la linea rossa che l'Inter seguirà"