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Questa sera l'Inter scenderà in campo a San Siro e ospiterà il Cagliari. Il presidente dei sardi, Tommaso Giulini, è stato un ex consigliere proprio del club nerazzurro e, intervistato dal Corriere dello Sport, ha parlato della partita di oggi, ma anche di mercato:
Presidente Giulini, si aspettava a 6 partite dalla fine di essere ancora in piena lotta per la salvezza?
«Di solito si dice che il secondo anno dopo il ritorno in Serie A sia più complicato rispetto al primo e quindi ero preparato. Abbiamo lanciato diversi giovani e ci sta di non essere ancora al sicuro. Sinceramente speravo di uscirne prima, ma ne usciremo».
Quanti punti serviranno per essere salvi?
«Almeno due vittorie. Sabato ho visto molto entusiasmo per il successo contro l’Udinese, ma io sono ancora preoccupato perché il nostro calendario è difficilissimo: trovare l’Inter, la Sampdoria, la Roma, la Fiorentina e l’Atalanta nelle ultime sei giornate non è uno scherzo. Sarà un finale di campionato molto complicato e dovremo essere concentrati fino all’ultimo».
Iniziate la vostra volata stasera a San Siro, contro quell’Inter della quale è stato anche consigliere negli anni d’oro della presidenza Moratti.
«Sono stato tifoso nerazzurro e la finale di Champions a Madrid è il ricordo più bello. Ora ho il Cagliari nel cuore e pure tatuato sulla pelle».
Da presidente del Cagliari, però, non ha avuto pietà dell’Inter: in A due trasferte a San Siro e due vittorie.
«Chiaro, quando succede sono sempre felice. Il 4-1 con Zeman in panchina (28 settembre 2014, ndr) ci aveva illuso, ma quella è stata una stagione caratterizzata da parecchi errori: avevamo investito su molti giovani non rinforzandoci adeguatamente rispetto all’anno precedente. La retrocessione in B non è stata però un dramma, ma un’occasione per il rilancio: ci ha permesso di ricreare entusiasmo. Ora però non vogliamo retrocedere più».
Torniamo alle sfide al Meazza contro l’Inter.
«Se volete sapere quale ricordo con più emozione vi dico quella dello scorso campionato (16 ottobre 2016, ndr). La tripletta di Ekdal nel 2014 è stata bella, ma la doppietta di Melchiorri lo è stata ancora di più».
Dispiaciuto di affrontare l’Inter con la rosa rimaneggiata?
«Avrei preferito arrivare a questo incontro in altre condizioni e non con un centrocampo così rimaneggiato. Con Joao Pedro sospeso, Dessena e Deiola infortunati e Barella e Cigarini squalificati, lì in mezzo avremo solo Ionita e Cossu. Il match contro l’Inter capita nel peggior momento possibile considerando che domenica avremo una partita chiave per la salvezza. Immagino che a San Siro 2-3 titolari dovranno rifiatare, ma daremo battaglia lo stesso per provare a strappare un risultato positivo».
L’Inter riuscirà ad arrivare in Champions?
«Lotterà fino alla fine e le auguro di arrivare terza dopo non essere riuscita… a vincere con noi. Spalletti e Ausilio sono una grande coppia e sono convinto che il prossimo anno faranno ancora meglio».
Ausilio le ha già chiesto Barella?
«Nicolò gli piace, ma piace anche a tanti altri. Mi dicono che il Lione avrebbe pronta un’offerta importante. Vedremo…».
Quanto vale il cartellino di Barella?
«Tanto, ma non voglio parlare di cifre anche perché l’anno prossimo vorrei rimanesse a Cagliari».
E’ tra i migliori tre giovani italiani?
«Sicuramente sì».
A chi lo paragonerebbe?
«In certe cose è simile a Nainggolan».
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