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Gnonto: “Inter era casa, ecco perché sono andato via. Con l’Italia…”

Italia Gnonto

Le parole del giovane attaccante che ha debuttato nell'Italia di Mancini entrando al posto di Politano in Italia-Germania

Daniele Vitiello

Roberto Mancini ha mandato in campo in Italia-Germania ben sei debuttanti. Scelta per nulla banale, premiata soprattutto nel caso di Wilfried Gnonto. Il giovane attaccante classe 2003 (ex Inter, ora allo Zurigo) ha servito a Pellegrini l'assist per il momentaneo 1-0, dimostrando grande personalità e zero paura davanti ad avversari di primissimo livello. A fine partita ha parlato così ai microfoni di Rai Sport: "Penso di aver sfruttato al massimo questa occasione. Ho fatto una buona partita e sono contento. Mi godo ogni momento, ogni allenamento, è un privilegio essere qui. Devo tutto ai miei genitori, da quando sono piccolo hanno fatto tanti sacrifici, spero di ripagarli sempre. Il latino a scuola? Sì, mi piaceva il latino, penso sia una materia molto importante. Sapevo che Kehrer era già ammonito, perciò l'ho puntato. Ho provato a mettere una palla difficile da prendere per Neuer in area e ci sono riuscito. Gli attaccanti devono rischiare sempre". 

Perché Gnonto ha lasciato l'Inter? Le sue parole

Due anni fa la scelta di rinunciare al rinnovo di contratto con l'Inter e trasferirsi in Svizzera per essere subito protagonista. "L'Inter era casa mia, conoscevo tutti. Ad un certo punto però bisogna prendersi dei rischi, fare anche scelte difficili e per fortuna avevo i miei procuratori e i miei genitori con me. E' stato più facile. Sterling? Un giocatore di livello mondiale. Duttile, determinante nelle giocate. E' quello che provo a fare io, posso giocare in tutte le posizioni d'attacco in base a come preferisce il mister", ha detto stasera.

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