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Wilfried Gnonto è l'uomo del momento del calcio italiano: 19 anni ancora da compiere, è stato gettato nella mischia in queste gare di Nations League dal ct azzurro Roberto Mancini e, con il gol realizzato contro la Germania, è diventato il più giovane marcatore della storia della Nazionale. In un'intervista concessa al Corriere della Sera l'attaccante classe 2003 ha parlato dei suoi inizi e dei suoi sogni per il futuro.
L'orgoglio dei suoi genitori per il debutto in Nazionale fa capire che il suo cammino, anche se ancora breve, è già stato significativo. È così?
"In questi giorni ho realizzato tanti sogni che avevo quando ho iniziato a giocare. E lo devo ai tanti sacrifici fatti, soprattutto dai miei genitori. Quello che hanno fatto loro per me è stato incredibile".
Cosa non dimentica?
"Molte volte non c'erano i soldi per andare a Milano all'allenamento: mia mamma lavorava in un hotel a Baveno e sperava nelle mance, per pagare la benzina. Da piccolo non potevo realizzare, ma adesso che ho 18 anni queste cose mi provocano un sentimento strano".
Il rapporto con i soldi ora com'è?
"Sono contento, perché vedo che la mia famiglia vive bene come merita. Molti hanno detto che ho lasciato l'Inter per lo Zurigo proprio per i soldi, ma non è così: era la cosa giusta da fare per giocare in prima squadra".
Si sente più maturo dei calciatori della sua età?
"Sotto certi aspetti sì: giocando all'estero sto facendo esperienze diverse".
Cosa è stato decisivo?
"Il fatto di avere una occasione per dimostrare il mio valore in prima squadra. Lo Zurigo ha rischiato su di me, sono stato fortunato a incontrare loro. E anche ad avere i miei genitori con me".
Quali sono le sue qualità migliori, sulle quali deve lavorare per il futuro?
"Ho uno scatto abbastanza rapido, una buona tecnica, un buon dribbling".
Per l'Inter cosa prova?
"Gratitudine: mi hanno dato la prima grande occasione e mi hanno insegnato quasi tutto. Questo ha fatto la differenza per me".
Papà dice che il suo sogno è tornare nerazzurro. Conferma anche questo?
"Non so, posso dire che sono interista e mi piacerebbe un giorno tornare. Ho tanto tempo davanti a me, vedremo con calma".
Il calciomercato la incuriosisce?
"Ho dei sogni come tutti. Ma ne resto lontano, perché molte cose non sono vere o comunque non posso controllarle".
(L'intervista completa sull'edizione odierna del Corriere della Sera)
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