Le parole dell'ex difensore su Atletico Madrid-Inter a due giorni dalla gara: "Amo i nerazzurri, ma spero passi il Cholo"
A due giorni dal ritorno degli ottavi di Champions League tra Atletico Madrid-Inter, Diego Godin è stato intervistato da Mundo Deportivo. A proposito del periodo negativo della squadra del Cholo, l'ex difensore ha dichiarato: "Ha alti e bassi. Ha iniziato molto bene, con una rosa molto equilibrata, ma la realtà di oggi dimostra che è irregolare. L'eliminazione dalla Coppa ha colpito duramente, innanzitutto perché da tifoso pensavo che questa potesse essere la Coppa dopo aver escluso Madrid e Siviglia e fa più male per come siamo caduti. È un duro colpo per tutti. L'Atletico è passato meritatamente, ma il modo in cui è caduto fa male. Adesso può andare bene in Champions oppure essere dura e difficile".
"La gara con l'Inter? La vedo una cosa incasinata, non sarà facile. Io dico 50% di chance anche se l'Inter ha vinto 1-0, c'è il fattore casa. L'Inter è una grande squadra, è forte nel suo stadio. Ha i migliori numeri difensivi d'Europa, il che dimostra la sua solidità. Giocano insieme da anni, con lo stesso sistema. Da quando sono arrivato, quando c’era Conte, fanno lo stesso gioco. Hanno giocatori decisivi e lo hanno dimostrato all'andata. L'Atlético, anche se non è al meglio, è in Champions League e questo tipo di partite secche ci isola".
"Sono partite speciali, la gente darà il massimo, l'atmosfera sarà una pentola a pressione, ci sarà carica ed energia e ogni partita sarà vissuta come l'ultima. Entrando in uno stadio ed essendo spinto così, immagino il Metropolitano e la motivazione sarà alle stelle. Se la squadra ne approfitta, esce per attaccarli, pressa, ruba campo all'avversario... Penso che segneranno velocemente. Se non riesce a fare tutto quello che dico passerà molto tempo, perché l'Inter è una grande squadra, è molto difficile farle gol".
"Lautaro? Quanto sia cresciuto quel ragazzo è impressionante. Mi ha ricordato Luis Suárez. Gli ho detto 'Lauti, quando ho iniziato con Luis era simile nell'uso del corpo', e oggi domina la squadra, è il capitano e quello che fa la differenza. Ha sempre più risorse per definire e segnare gol e fa giocare anche l’Inter. Per chi tiferò? No, no, non è necessario chiedermelo. Anche se ho giocato nell'Inter, dove sono stati molto buoni con me e li amo, l'Atleti è al di sopra di tutti. Spero che l'Atleti passi".