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Diego Godin è tornato a parlare della sua avventura all'Inter, terminata la scorsa estate con il passaggio al Cagliari. Il difensore uruguaiano si è raccontato ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport, lasciando trasparire un po' di amarezza per la fine della storia d'amore con il club nerazzurro.
Che cosa non ha funzionato all’Inter?
"Ci è mancato solo vincere. Se ci pensa, siamo arrivati secondi in Serie A e in finale di Europa League. A un passo da una stagione storica. L’Inter non giocava una finale europea da 10 anni".
E per lei che cosa non ha funzionato?
"Questo dovrebbe chiederlo a Conte, Marotta, Ausilio. È stata una scelta dell’allenatore. Avevo fatto tre anni di contratto".
Come giudica la sua annata nel Cagliari?
"Voglio dare di più. Ho faticato all’inizio. All’Inter ero in una situazione non semplice, poi il trasloco, quindi nazionale, Covid e un fastidio al polpaccio. Ora mi sento proprio bene".
Il soprannome sceriffo le piace, o preferisce faraone?
"Sceriffo è venuto fuori all’Inter. Meglio faraone. Me lo mise un commentatore televisivo uruguaiano quando feci il primo gol uruguaiano all’Egitto".
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